Intervento del gruppo consiliare: “La verità è diversa da quella che si vorrebbe far credere ed è molto più semplice”

“Si fa un gran parlare in questi giorni del Franci. Ognuno dice la sua ma nessuno ha letto il contenuto chiarissimo della deliberazione approvata dal Consiglio Comunale. La verità è diversa da quella che si vorrebbe far credere ed è molto più semplice”.

Il gruppo consiliare Fratelli d’Italia interviene sulla polemica che si è aperta sulla questione dell’Istituto Franci.

Per il Comune di Siena non vi è mai stata alcuna questione politica: sia la Prof. Brugi che Anna Carli appartengono entrambe alla sinistra e il Comune non ha indicato alcuna candidatura propria alternativa. Certamente la Città è parsa sconcertata dalla ri-proposizione di una politica di lungo corso e dal curriculum targato politicamente. Ma la questione fondamentale riguarda la violazione grave e sconcertante delle relazioni istituzionali e del ruolo della Città e del Comune di Siena che la rappresenta.

Come risulta dalla documentazione agli atti, fino a tutto il 2019 con la Direzione Tristaino e la Presidenza Brugi i rapporti fra Franci e Amministrazione Comunale sono sempre stati ispirati alla massima autonomia e correttezza. Il primo e fondamentale articolo dello Statuto del Franci e l’accordo “privato” accessorio al provvedimento di concessione del locali, oggi revocato, si basano sul riconoscimento della necessaria collaborazione. Insieme è stato convenuto di dare avvio al percorso per la statizzazione e sono state convenute le intese per la sua prosecuzione.

Con la nuova direzione del Franci le relazioni si sono improvvisamente interrotte, il Comune di Siena considerato una realtà spuria ed stato avviato un processo di disconoscimento del ruolo del Comune stesso, cui è seguito, da ultimo, una congerie di accuse lanciate verso la Prof. Brugi, finalizzate ad escluderla dalla terna da proporre al Ministro. L’incontro concesso dal Sindaco a seguito della presentazione della relazione di fine mandato, è risultato completamente travisato e ne sono seguite iniziative imprudenti e fuori posto anche gravemente offensive. Non fanno meraviglia gli strilli della sinistra che sembrano ricordare il lamento delle prefiche e lo straccio delle vesti un tempo praticato al capezzale dei morti. Fa parte della vecchia rete di regime che Siena vuol lasciarsi alle spalle. Desta preoccupazione la strumentalizzazione a fini politici, con mistificazione della realtà ed il tentativo di buttarla tutta in caciara. In particolare è sconcertante che una Istituzione che trae dalla collaborazione con l’Ente Locale e, tramite esso, con la Città, la propria storia e la propria ragione d’essere, agisca “contro” il Comune e i suoi rappresentanti.

Viene veramente da chiedersi cosa si nasconda dietro questa strana alleanza che sembra protetta da amicizie romane e con una operazione di Palazzo che ha veramente poco di senese, a cominciare dalla mancata pubblicizzazione dell’avviso pubblico per la ricerca delle migliori professionalità al servizio dell’Istituto. Non vi sono ragioni che riguardano la cultura musicale, il futuro del Franci, gli aspetti di valorizzazione di una Istituzione così rilevante, semplicemente si vuole imporre un percorso “politicizzato” contro il Comune e l’Amministrazione Comunale, causando la possibile interruzione del processo di statizzazione. Una condotta inspiegabile che sembra ispirata al nefasto principio del tanto peggio e che può ledere la nostra Città e chi la rappresenta.

Il Comune di Siena non ci sta e se qualcuno, per fini o mire che non sono al momento conoscibili, intende strumentalizzare il Franci e condurlo verso il tracollo, se ne assumerà la responsabilità perchè, come si dice, le bugie hanno le gambe corte e sembra progressivamente venire alla luce chi in realtà parrebbe essere all’origine di tutto questo, avrebbe animato e continuerebbe ad animare gli animi ed avrebbe raccontato falsità perfino sull’incontro con il Sindaco De Mossi, forse anche agli studenti, che a quell’incontro non erano presenti.

Sarebbe errore imperdonabile sacrificare per questo il futuro del Franci anziché costruire insieme – come ha sempre chiesto ed operato il Comune – un percorso condiviso nell’interesse della nostra Città. Il Consiglio Comunale responsabilmente ha deciso a questo punto, venuto meno il necessario raccordo istituzionale, assumere la decisione di revocare i locali ed utilizzarli proficuamente per esigenze scolastiche e musicali apprezzabili e per lungo tempo trascurate.

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