Il vicesindaco Corsi: “La contrapposizione con il Franci non esiste, ma loro hanno violato l’articolo 1 dello statuto”
Dopo le polemiche della scorsa settimana, prima per la mancata soluzione per gli studenti del Piccolomini distaccati a Montarioso, e poi per il passo indietro di Miranda Brugi e Paola Giusti dal C.d.A. del Franci, oggi il Comune di Siena, rappresentato dal vicesindaco Andrea Corsi, e le protagoniste della vicenda hanno voluto fare un po’ di chiarezza.
“Vogliamo dare un segnale di apertura – afferma Corsi -, bisogna chiarire che la contrapposizione tra il Comune di Siena e il Franci non esiste. Abbiamo a cuore il futuro del Conservatorio, ma chiediamo un po’ di buon senso. Non accettiamo che ci vengano imposte delle soluzioni preconfezionate. Abbiamo pensato a tante soluzioni per risolvere la situazione degli studenti distaccati a Montarioso, ma sono state tutte rifiutate. Noi vogliamo solo mediare tra le varie esigenze, ma è utile ricordare che il complesso del Liceo Piccolomini è di proprietà comunale. Inoltre, il Franci ha disatteso l’articolo 1 dello statuto, che prescrive che ci sia una sintonia con il Comune”.
“Ho avuto l’onore di essere stata designata come rappresentante dell’amministrazione nel C.d.A. del Franci – spiega Miranda Brugi -. La mia nomina non è mai stata ratificata eppure sono passati due mesi. Le motivazioni dovrebbero essere rese note, ma questo non è successo, ed è grave oltre che offensivo. Temo che il ministero non c’entri nulla, è una disattenzione generale. Il futuro del Franci? Ora che non sono più dentro non mi esprimo, ma come privata cittadina mi auguro che si arrivi ad un obiettivo condiviso mettendoci buon senso e considerazione per i ragazzi. Il Comune è proprietario dell’immobile, tutti devono cedere qualcosa e il Piccolomini ha già dato, andando a Montarioso. Dire che il Franci non può cambiare sede perchè non si può spostare un pianoforte non ha senso, studenti e insegnanti si sono sempre mossi”.
“Mi sono dimessa perché dopo un periodo di ottima collaborazione mi sono trovata in un clima di aperta ostilità – spiega Paola Giusti -. Il Comune è stato definito un organo esterno dopo tanti anni di collaborazione e ad un certo punto di sono sentita esclusa e ostacolata. Ho invitato più volte a trovare un compromesso ma non è stata trovato”.
Le parole del vicesindaco Corsi
Le parole Miranda Brugi