Flamini: “I giovani sono quelli che hanno sofferto di più la pandemia”
I bambini sono forse quelli che più di tutti hanno pagato lo scotto della pandemia. Due anni di assenza di Palio e di lontananza forzata dalle contrade può avere cambiato le loro priorità. E’ compito degli addetti ai gruppi piccoli far tornare la voglia ai bambini di rivivere la contrada.
“I bambini hanno delle aspettative enormi – afferma Francesco Flamini, addetto ai piccoli della Nobile Contrada dell’Aquila – per quest’anno. Abbiamo vissuto un periodo che ha costretto le persone a non vivere la contrada. L’obiettivo è tornare a rivivere i luoghi del proprio territorio. Dobbiamo costruire i presupposti per darci la spinta e tornare alla normalità. C’è il rischio che i giovani si siano abituati a questa situazione di lontananza dalla contrada. Io sono presidente della commissione gioventù, sia per quanto riguarda i piccoli, sia per i giovani, aquilini. Mi sono accorto di una differenziazione perché i piccoli hanno i genitori che possono instradarli e portarli in contrada. I giovani invece l’hanno sofferta tantissimo questa situazione, non solo in contrada, ma anche in altre situazione della vita di tutti i giorni”.
A partire dal 31 di marzo dovrebbero iniziare a cedere, via via, le restrizioni della pandemia. Il 30 di giugno invece, come affermato dal Sindaco De Mossi, dovrebbe essere la data per la cessazione di tutte le restrizioni dovute al Covid. Martedì ci sarà il primo Mociano della stagione. La strada per Piazza del Campo sembra ben delineata.
“Il nostro sforzo primario – continua Francesco Flamini – sarà mettere al centro delle iniziative i giovani, farli tornare protagonisti. Abbiamo avuto una riunione con gli addetti ai giovani del Bruco, della Giraffa e del Drago per creare delle nuove iniziative per i giovani”.
