La polemica è scoppiata in un gruppo Facebook. “Una soluzione deve essere trovata”, scrivono gli abitanti di San Quirico d’Orcia

Che la Val d’Orcia attiri turisti “dal Manzanarre al Reno”, ormai, è cosa piuttosto acclarata. Riconosciuta Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco nel 2004, è ormai da diversi decenni una delle mete preferite dai viaggiatori italiani e internazionali, che vedono nei suoi panorami e nei suoi borghi il modo migliore per sfuggire alla frenesia e all’inquinamento delle città. Il fatto di fotografare – o meglio, in termini contemporanei, instagrammare – i suoi paesaggi ha creato però clamore a San Quirico d’Orcia: alcuni abitanti, infatti, in un gruppo Facebook, si sono lamentati per l’eccessiva mole di macchine parcheggiate lungo la Via Cassia nei pressi della località “I Triboli”, luogo dei celebri cipressi simbolo – più che della provincia di Siena – di tutta la Toscana. “Credo che una soluzione debba essere trovata. Il rischio reale che si possa provocare un incidente è troppo elevato. Vanno create aree di sosta senza attraversamento della strada e in totale sicurezza. È giusto godere delle nostre bellezze ma senza mettere a rischio la vita di residenti e turisti”, scrive una signora sanquirichese.

Il problema, in effetti, non è di poco conto, e sembra strano che non sia mai stato affrontato in precedenza. Per onor di cronaca però sul luogo, in entrambi i sensi di marcia, sono presenti due spiazzi laterali, al momento “chiusi” con delle transenne: le macchine sono quindi costrette a sostare lungo la strada, mettendo a rischio la visibilità di chi guida e l’incolumità di chi ammira il panorama. “Quel punto è pericoloso, ci vorrebbe un parcheggio serio. Su quel tratto, si va veloce“, è il commento di un altro utente, che prosegue affermando la presenza di “gente che attraversa la strada, in ciabatte, con cani senza guinzaglio e bimbi piccoli. Non è una bella situazione, purtroppo non è l’unico. Molte volte ho frenato all’ultimo per salvare loro e me, per andare a lavoro a Bagno Vignoni, solo perché l’ennesimo incosciente si era fermato in macchina in mezzo alla strada per fare una foto del panorama comodamente dal finestrino della macchina per non dover scendere”.

Proprio in quel tratto della Via Cassia, a settembre 2020, erano stati fatti dei lavori, ma il cantiere non ha portato a nessun agognato parcheggio. “Poco tempo fa, quando vidi sparire la piccola area di sosta per i lavori che dovevano fare, mi dissi ‘vuoi vedere che faranno una bella area di sosta’…ma non è stato fatto niente. Lungimiranza zero” scrive, cavalcando l’onda delle lamentele, un uomo di Montepulciano. Una preoccupazione lecita, quella dei cittadini di San Quirico d’Orcia: la speranza è che, nel futuro prossimo, vengano presi provvedimenti da parte dell’Amministrazione Comunale per evitare qualsiasi tipo di problematica connessa all’afflusso di visitatori in Val d’Orcia, soprattutto in un periodo di rinascita come quello del post-Covid.

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