Lo stabilisce un’ordinanza firmata dal presidente della Toscana Eugenio Giani. Restano aperte farmacie, parafarmacie e rivendite di giornali e rimane il servizio di asporto per bar e ristoranti

Forni, generi alimentari, supermercati e tabaccai chiusi nei giorni di Pasqua e Pasquetta, con l’eccezione di farmacie, parafarmacie, rivendite di giornali.
Il presidente della Toscana Eugenio Giani ha firmato un’ordinanza per domenica 4 e lunedì 5 aprile 2021.

La scelta deriva dalla necessità di limitare comportamenti ed assembramenti che potrebbero accrescere il rischio di diffusione dell’epidemia da Covid-19, alla luce del numero di contagi ancora alti e della particolarità diffusività delle varianti al momento presenti.

Da qui la decisione di chiudere anche i generi alimentari: il fatto di uscire dalle proprie abitazioni per fare acquisti, o anche di consumare in spazi pubblici – si legge nell’ordinanza – potrebbe determinare situazioni tali da pregiudicare le misure invece necessarie per arginare la diffusione della pandemia.

I negozi di generi alimentari e di prima necessità potranno in ogni caso raccogliere ordini online o telefonici e consegnare i prodotti al domicilio del cliente. Sarà vietato farlo presso l’esercizio commerciale.

Bar, ristoranti, pizzerie non sono toccati dal provvedimento e potranno restare aperti per assicurare l’asporto, come previsto dalle disposizioni nazionali per le zone rosse.

La decisione presa dal presidente Giani non è condivisa dagli addetti ai lavori per la tempistica con cui è stata comunicata e anche tra le forze politiche c’è chi non è d’accordo e ne chiede il ritiro, come Italia Viva.

“Ferma contrarietà alle misure ulteriormente restrittive per la Toscana, per effetto dell’ordinanza emessa oggi, che vedranno chiusure praticamente totali per i giorni di Pasqua e Pasquetta con la sola consegna a domicilio che, per paradosso, contribuirà solo ad aumentare la mole di spostamenti negli esercizi aperti tra oggi e domani”.

A dirlo Stefano Scaramelli e Maurizio Sguanci, Consiglieri regionali di Italia Viva, in merito all’ordinanza 42 del Presidente della Giunta.

Chiediamo il ritiro dell’ordinanza – proseguono Scaramelli e Sguanci – e il ripristino delle sole limitazioni nazionali senza ulteriori restrizioni. Non crediamo che queste misure possano portare benefici in termini di limitazione del contagio ma solo alimentare smarrimento, frustrazione e ulteriore impoverimento per le tante attività duramente colpite dalla pandemia in questo anno. La strategia per uscire da questo tunnel è la prevenzione e la vaccinazione.

Gli sforzi e le misure devono andare in questa direzione, non in altre. Abbiamo già visto che le limitazioni da sole non servono a eliminare i contagi”.

Leggi l’ordinanza

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