Presentato il bilancio 2020 della Fondazione Mps: il bilancio migliore dal 2009

Come annunciato nella giornata di ieri, la Fondazione Mps chiude in utile il bilancio 2020 per oltre 30 milioni di euro.

“Il bilancio è molto positivo – ha detto il presidente della Fondazione Mps Carlo Rossi – chiude con quasi 31 milioni di euro di utile. Risorse straordinarie che provengono soprattutto da alcune operazioni di transizione fatte. Un anno complicato per tutti e anche per i mercati finanziari. Arriviamo a 455 milioni di euro come patrimonio (436 milioni nel 2019, ndr), mentre il fondo di stabilizzazione sale a 20 milioni di euro. E’ una riserva che la Fondazione ha per necessità futuro. Vengono destinati oltre 9 milioni e 700mila euro alle erogazioni, circa 5 milioni sono quelle ormai ‘ordinarie, il resto sono destinate al fondo speciale per interventi pluriennali soprattutto per l’innovazione. Faccio riferimento al SaiHub, per esempio, o alla ricerca di AchilleS Vaccines per gli anticorpi monoclonali, oltre alla conferma dei bandi per la formazione”.

E’ stato il provveditore Marco Forte a presentare il bilancio 2020. “E’ il risultato milione dal 2009 – ha detto – rileviamo una riduzione dei costi operativi, con una patrimonializzazione che conferma un trend dell’ultimo quadriennio dell’organo di indirizzo. Solidità finanziaria, equilibrio patrimoniale ed economico sono le caratteristiche di questo bilancio. Il fondo di stabilizzazione è salito a 20 milioni, circa quattro volte la cifra delle erogazioni annuali. Altro dato importante: abbiamo più che raddoppiato le assegnazioni delle erogazioni. Abbiamo portato il target erogativo a cinque milioni, abbiamo dato il sostegno per l’emergenza Covid con risorse aggiuntive per oltre tre milioni e poi i fondi per l’innovazione”.

“Abbiamo realizzato un processo di cambiamento di gestione del patrimonio – ha detto ancora Marco Forte – abbiamo portato in casa la gestione strategica, vengono cioè elaborati all’interno della struttura della Fondazione. Resta il tema della diversificazione: il nostro portafoglio è diversificato anche per gestori, oltre che dal punto di vista geografico. Poi abbiamo lavorato sul tema dei flussi di cassa, creando portafogli a bassa volatilità e a rendimenti non elevati, ma costanti nel tempo. Questo rassicura stabilità per programmare l’attività in uscita. Questo garantisce, pur nell’incertezza, di non avere grandi problematiche. Il Covid ha inciso naturalmente anche su tante aziende una volta considerate ‘tranquille’. Sempre in questa ottica abbiamo effettuato ancora investimenti sui titoli di Stato italiano, Cassa depositi e prestiti e Banca d’Italia. La chiave di tutto è l’adeguata diversificazione. L’indebitamento finanziario è uguale a zero”.

La partecipazione maggiore è rappresentata dalla Fises, siamo intorno al 7 per cento – ha detto ancora – su Mps abbiamo 29mila azioni. Il patrimonio è aumentato di circa 18 milioni di euro, lo portano a circa 455 milioni di euro. Nel 2020 le risorse effettivamente erogate sono superiori a 6 milioni di euro”.

“La struttura ha lavorato – ha concluso Marco Forte – sull’attività istituzionale: cultura, società inclusiva, ricerca e sviluppo sono le aree di intervento. Sul tema delle erogazioni lavoriamo con risorse che non sono più come quelle di un decennio fa, ma sono in aumento. Oltre il novanta per cento va in provincia di Siena. Nel quadriennio abbiamo avuto una media annua di 5,4 milioni.

Il bilancio 2020 ha chiuso l’esperienza della deputazione generale, che, nella giornata di ieri, ha provveduto a nominare la nuova, il cui insediamento si terrà il 13 maggio. “Una deputazione di grande livello – ha aggiunto il presidente Rossi – con proposte di altissimo profilo, con curricula di notevole livello, non è stato semplice compiere la scelta fra le indicazioni delle terne della Consulta del Volontariato, Irpet e MiBact. Sei donne su quattordici è un dato rilevante”.

“Ringrazio il loro lavoro – ha detto il presidente Rossi – sono anni in cui la Fondazione ha consolidato la presenza e la missione sul territorio e che ci vede come un soggetto importante per la crescita e per essere un ruolo di raccordo e un volano di sviluppo. Pur nella limitatezza dello spazio territoriale in cui ci muoviamo, ci vede attori protagonisti. La deputazione generale uscente ha sottolineato il clima di grande serenità e concordia, oltre che di spirito costruttivo. La concordia è una delle virtù del Buongoverno e si allarga alle componenti della Fondazione. Faccio anche un ringraziamento a tutto il personale, alla deputazione amministratrice e alla struttura in genere”.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui