Dopo anni con maggioranza di turisti stranieri, la stagione turistica 2020 potrebbe vedere un incremento di arrivi dall’Italia; “pronti a modificare il target dell’hospitality” dicono dal Consorzio del vino Brunello di Montalcino, mentre le cantine riaprono le porte ai visitatori

Sarà un’estate targata Italia quella appena iniziata a Montalcino: dopo anni in cui la maggioranza dei visitatori proveniva da fuori i confini nazionali, la stagione 2020 potrebbe registrare una forte risalita del turismo made in Italy. Questo, almeno, sembra emergere dai dati dell’indagine dell’Agenzia nazionale del turismo, secondo i quali oltre il 90% degli italiani che hanno già scelto la loro meta resterà in Italia, attratti soprattutto da natura (30%), enogastronomia (13.6%) e turismo esponenziale sul territorio (11.2%).

Il Consorzio del vino Brunello di Montalcino e le numerose aziende vitivinicole del territorio – insieme a hotel, relais e strutture ricettive – si preparano, dunque, a un’inversione di tendenza, come sottolinea lo stesso presidente Fabrizio Bindocci: “Siamo consapevoli che non sarà facile modificare in breve tempo i target dell’hospitality in un luogo in cui i 2/3 delle presenze sono di norma straniere, e di queste la maggior parte è extraeuropea. Ci conforta però il dato dello scorso anno, che ha visto un aumento dei turisti italiani di quasi il 5%, e guardiamo con molto interesse all’ultimo sondaggio di Enit dal quale emerge che 9 italiani su 10 hanno intenzione di trascorrere le proprie vacanze nel Belpaese”. 

Mete, Montalcino e la campagna toscana, che continuano ad affascinare i visitatori e che negli anni hanno fatto registrare numeri da record: come ricorda lo stesso Consorzio del vino Brunello di Montalcino, sono stati oltre 180.000 gli eno-pernottamenti tra italiani e stranieri registrati nel solo 2019 nelle terre del Brunello.

“La leva di un brand globale come il Brunello, unita al Patrimonio dell’umanità della Val d’Orcia e allo stretto legame con la storicità del suo comune – sottolineano dal Consorzio – ha determinato una crescita esponenziale degli arrivi, in particolare degli eno-appassionati extraUe a partire dagli Stati Uniti (+178% dal 2009 al 2019), di gran lunga in testa per provenienze, seguiti dalla Germania (+213%) e dal Brasile, che con oltre 10.000 presenze ha incrementato gli arrivi sul periodo del 910%”. Dati destinati, forse, a calare in questa estate post-lockdown, ma Montalcino e la sua gente sono pronti a scommettere sul turismo nostrano; e chissà che anche per i nostri connazionali non possa essere un’occasione per scoprire – o riscoprire – i tesori di cui è ricca la nostra penisola e che, spesso, tendiamo a dimenticare.

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