Il vicepresidente del club biancoblu a “Al Bar dello Sport”: “La società ha fatto uno sforzo importante, adesso serve l’aiuto del pubblico e un restyling del palazzetto”. E sul campionato: “Bene i complimenti ma servono punti, non vogliamo rifare la fine del 2019”

“Mi auguro che la Superlega a Siena possa smuovere una città che ha tanto bisogno di tornare a gioire. Lo sforzo fatto dalla società è stato importante, adesso c’è bisogno dell’aiuto di tutti. Parlo del pubblico, non solo i senesi (con Perugia abbiamo avuto tanti spettatori anche da Firenze o da Grosseto) ma anche a livello di infrastrutture. Il palazzetto è bellissimo, ma ha oltre 40 anni e in questo momento di passaggio dalla Polisportiva al Comune ha bisogno di certezze. Le prossime settimane dobrebbero iniziare i lavori di illuminazione. Servono tante piccole cose. Non sono senese ma è dieci anni che lo frequento, ormai lo sento mio, e danno fastidio le lamentele di chi viene da fuori su alcuni aspetti, come il freddo o la gestione delle toilette”. A parlare è Fabio Mechini, vicepresidente dell’Emma Villas Aubay, tornata quest’anno in Superlega, il campionato di pallavolo più spettacolare al mondo.

Siena è passata in pochi mesi dalle stalle alle stelle. L’anno scorso era ad un passo dalla retrocessione in terza serie, poi la rimonta, la salvezza e successivamente lo scambio di titoli con Reggio Emila. “Eravamo con un occhio in A3 e l’altro quasi, dopo la sconfitta con Ortona abbiamo iniziato a pensare a cosa sarebbe successo in caso di retrocessione ma sicuramente il presidente non avrebbe mollato – sottolinea Mechini a “Al Bar dello Sport” – Le ultime partite ci hanno portato a un passo dai playoff, dimostrando unità e capacità di trovare gli stimoli per venirne fuori. Trovarsi da un’ipotetica A3 alla Superlega in poco tempo non è stato facile. Ci sono voluti mesi estivi di duro lavoro per poterci arrivare, sconvolgendo il roster visto che avevamo già fatto mezzo mercato. Il presidente fortunatamente aveva già deciso di modificare l’organigramma societario e la società era pronta, le basi erano ben solide. Per questo la Lega ha scelto noi, nonostante non avevamo i diritti di classifica. Eravamo dietro a tanti club”. 

Siena ha già conosciuto il fascino e la complessità del campionato, perdendo 3-1 con due big, Trento e Perugia. “Il set vinto non porta niente in carniere ma è stato importante vedere un processo di miglioramenti – prosegue il vicepresidente – non dico che abbiamo giocato alla pari ma siamo sempre stati dentro alla partita. Ci rassicura l’intesa del palleggiatore con gli attaccanti, considerando che è una squadra totalmente nuova. Adesso dobbiamo iniziare a muovere la classifica”.

La prossima gara è in trasferta a Milano, domenica alle 15.30. “Un orario comodo per chi volesse vedere la partita dal vivo”, dice Mechini. “Milano non è Perugia e non è Trento, ma dobbiamo andar lì consapevoli delle nostre potenzialità e della nostra fase di crescita. Ricci sarà dei nostri, con Perugia era in panchina a scopo precauzionale”.

Fondamentale raggiungere la salvezza. “Il primo obiettivo è evitare l’ultimo posto, se poi arriverà una posizione più alta ben venga. Siamo consapevoli di aver allestito una squadra interessante”. Imparando dagli sbagli del passato. “Il primo anno in Superlega fu traumatico, ci additavano per le parti alte di classifica e perdemmo nel corso della stagione i reali obiettivi. Sbagliando si impara, i tanti complimenti in queste due partite fanno piacere ma non danno punti. Non vogliamo rifare la fine di quell’anno“.

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