“Caso” emergenza urgenza: riunione della Società della salute dell’area alla quale hanno partecipato i sindaci dei comuni di appartenenza, i vertici dell’Asl Toscana sud est, l’assessore regionale alla sanità Simone Bezzini

L’organizzazione del sistema di emergenza urgenza nella zona-distretto Amiata senese Valdorcia Valdichiana senese è stata al centro di una riunione della Società della salute dell’area alla quale hanno partecipato i sindaci dei comuni di appartenenza, i vertici dell’Asl Toscana sud est, l’assessore regionale alla sanità Simone Bezzini.

Nel corso dell’incontro sono state affrontate le ricadute locali del problema nazionale della carenza dei medici in questo settore, comune a tutta la Toscana, e del funzionamento del servizio sul territorio, con l’obiettivo di continuare a garantire la tutela anche delle aree più periferiche.

Sono stati condivisi alcuni punti chiave del percorso. Primo: la piena funzionalità dei pronto soccorso degli ospedali di Nottola e Abbadia San Salvatore, ha sottolineato il direttore generale dell’Asl Tse Antonio D’Urso, è assicurata grazie al supporto dei medici chirurghi, internisti e specialisti medici che operano nello stesso ospedale. L’Asl Toscana sud est sta dando infatti attuazione in questo senso alla delibera n. 657 della Giunta regionale della scorsa settimana che fornisce alle Aziende Sanitarie linee di comportamento per far fronte alla carenza di medici nell’emergenza urgenza della Toscana.

Secondo: sono confermate le quattro postazioni di emergenza territoriale di Sarteano, Nottola, Abbadia San Salvatore e Sinalunga senza variazione di organizzazione e mantenendo gli standard di qualità ed efficienza previsti per legge pur dovendo far fronte alle note carenze di organico, ha indicato Roberto Monaco, direttore del rischio clinico dell’Asl Toscana sud est.

L’Azienda sanitaria si è impegnata a potenziare il rapporto con le amministrazioni comunali, in particolare attraverso la trasmissione regolare di informazioni alla Società della Salute e quindi alle comunità sul territorio.

È stata condivisa anche, alla luce della carenza del personale medico, la necessità di valutare la possibile riattivazione da parte della Regione Toscana, previa verifica di fattibilità, dei corsi Deu, chiusi negli anni scorsi, per formare in tempi rapidi personale nell’emergenza urgenza.

Saranno inoltre ricercate ulteriori disponibilità aggiuntive di personale medico.

Antonio D’Urso, direttore generale Asl Toscana sud est ha commentato: “L’Asl Toscana sud est sta compiendo un grande sforzo perché la mancanza di medici anche nel settore dell’emergenza urgenza è un dato di fatto con cui dobbiamo fare i conti. La delibera attuativa per i pronto soccorso, dove potranno essere impiegati anche medici di altri reparti, ci consente di dare una risposta a questo problema. Sull’organizzazione del sistema 118 garantiremo un’informazione costante alla Società della salute”.

Roberto Monaco, direttore del rischio clinico dell’Azienda Usl Toscana sud est: “Non sono in discussione il numero delle postazioni di emergenza territoriali e la tipologia dell’assistenza per garantire il sistema in un’ottica di qualità e sicurezza. Puntiamo anche a ripristinare i corsi Deu per la formazione dei medici in emergenza urgenza e stiamo verificando le disponibilità di altri professionisti a impegnarsi nell’àmbito dell’emergenza urgenza per garantire il consueto assetto del sistema di emergenza territoriale”.

“Abbiamo ottenuto risposte e garanzie dal direttore generale e dall’assessore regionale, in merito alle questioni di particolare importanza e urgenza, rimesse alla loro attenzione – afferma Michele Angiolini, sindaco di Montepulciano e presidente della Società della salute Amiata senese Valdorcia Valdichiana senese –. Attendiamo di ricevere puntualmente le informazioni dall’Asl e continueremo a prestare la massima attenzione per verificare l’attuazione di quanto riferitoci”.

“Il problema, come è noto ed è anche emerso chiaramente dalla riunione, viene da lontano e non ha trovato in questi anni risposte risolutive, a partire dal livello nazionale – spiega l’assessore Bezzini –. Tuttavia l’impegno è massimo, come dimostrano anche le due delibere, che abbiamo approvato in questa primissima fase di legislatura, per reperire in via straordinaria nuovo personale da destinare al sistema di emergenza urgenza. Ho inoltre già attivato una verifica con la direzione tecnica dell’assessorato per riattivare i corsi Deu che erano stati sospesi negli anni scorsi. Nonostante le difficoltà, i presidi sono attivi e il servizio è garantito ovunque con gli standard previsti per legge. È necessario ascoltare le preoccupazioni dei sindaci e va mantenuta con le comunità locali una comunicazione costante. La Regione c’è e sta mettendo in campo tutte le azioni possibili per rispondere ai bisogni espressi dal territorio. Riconvocherò due riunioni nelle prossime settimane, una ad Abbadia e una a Nottola, per fare nuovamente il punto con i sindaci e l’azienda e monitorare il percorso avviato. Rivolgo un ringraziamento speciale agli operatori sanitari e al volontariato perché è grazie al loro straordinario impegno che viene garantita la continuità e la qualità dei servizi”.

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