Il fiume Elsa rappresenta un’opportunità per il territorio da tutelare. I cittadini valdelsani stanno riscoprendo le bellezze naturali e le grandi potenzialità di questo fiume, che attrae da alcuni anni turisti provenienti anche da fuori comune. Le iniziative per far conoscere l’Elsa, la sua storia e le sue risorse, sono molte, ma la stagione estiva è alle porte e il rischio che il turismo di massa, talvolta indisciplinato, possa danneggiare le sue sponde e le sue acque non è da sottovalutare.

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“Scopri Elsa”, dai pieghevoli alle Edu Camminate

Tra i soggetti che si occupano della tutela e della promozione del Parco Fluviale Elsa c’è il Comitato Civico Elsa Viva, che ha recentemente vinto un bando della Regione Toscana per il progetto “Scopri Elsa”. Con i fondi ottenuti dalla Regione il Comitato ha potuto sviluppare un progetto già in cantiere, che prevedeva la pubblicazione di pieghevoli tematici sul fiume e altre iniziative. Nell’arco di poche settimane sono stati già presentati i primi tre pieghevoli: il primo sulla fauna, il secondo sulla flora e vegetazione e il terzo sulle sorgenti. Nelle prossime settimane saranno definiti e presentati gli ultimi due pieghevoli.

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Il progetto “Scopri Elsa” ha avuto un riscontro positivo da parte dei colligiani, che sono intervenuti agli incontri di presentazione e hanno partecipato attivamente sui social network. “La risposta dei cittadini è stata positiva” racconta Marcello Sacco, presidente del Comitato Elsa Viva “la sala è sempre stata piena durante le presentazioni, nonostante i problemi legati al Covid. I video delle serate sono stati caricati su Facebook e ci sono state molte visualizzazioni e commenti positivi. Stiamo distribuendo i pieghevoli durante le serate e durante le uscite sul fiume. Alla fine del progetto regaleremo i pieghevoli avanzati alla Pro Loco e se avanzeranno alcuni fondi potremo anche procedere con la loro ristampa”.

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Edu Camminate, esperienze nella natura per gli alunni del Liceo A.Volta

Il progetto “Scopri Elsa”, tuttavia, non si limita solo alla pubblicazione e distribuzione di pieghevoli tematici, ma comprende altre iniziative. Tra queste le Edu Camminate, ovvero delle escursioni lungo il fiume rivolte agli studenti del Liceo A. Volta, che hanno anche collaborato alla realizzazione dei pieghevoli. “Sono otto uscite” spiega Sacco “a cui partecipano gli studenti delle classi del liceo. E’ stata fatta una convenzione, che rientra nel PCTO, grazie alla quale agli alunni che partecipano vengono riconosciuti dei crediti formativi. In pratica queste camminate valgono come una lezione, che invece di essere in aula, avviene all’aperto. A facilitare le uscite ci sono tre guide ambientaliste di Colle di Val d’Elsa”.

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Oltre alle Edu Camminate, il progetto “Scopri Elsa” prevede altre due tipologie di uscite aperte a tutti coloro che vogliono partecipare. “Stiamo organizzando tre uscite aperte al pubblico, per un massimo di 15-20 persone su prenotazione, e altre uscite chiamate ‘Bio Esperimenti’. Durante queste escursioni sul fiume si raccolgono, ad esempio, campioni per valutare la qualità dell’acqua, si misura la velocità dell’acqua che passa e tutta una serie di altri esperimenti e rilevazioni sul campo. La prima uscita dei ‘Bio Esperimenti’ è stata fatta la scorsa settimana ed è andata molto bene. ‘Scopri Elsa’ ha, quindi, questo ventaglio di attività in corso, che si protrarranno fino a fine giugno”.

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Elsa verso la stagione estiva, ma senza regolamento per l’accesso

La stagione estiva è alle porte e il Parco Fluviale Elsa sarà presto preso d’assalto dai turisti che ormai da alcuni anni hanno iniziato ad apprezzare la sua bellezza e la sua quiete. Il rischio di danni provenienti da un turismo di massa incontrollato, tuttavia, è serio. Nei mesi scorsi il Comitato Elsa Viva aveva chiesto all’amministrazione comunale di intraprendere un percorso di confronto per definire un regolamento per l’accesso al parco. Ad oggi non sono stati fatti passi in questa direzione e da alcuni mesi manca anche la figura del gestore del parco.

“Abbiamo chiesto più volte di organizzare dei tavoli di confronto in merito alla questione” racconta Sacco “ma non sono mai stati fatti. Nel frattempo l’associazione Arcipesca a chiuso a dicembre 2021, quindi di fatto manca il gestore del parco e della sua manutenzione ordinaria. Il Comune ha fatto una delibera a gennaio in cui pre affidava la gestione del parco ai soggetti che ora gestiscono l’ostello. Noi, insieme ad altre associazioni, pensiamo che sarebbe stato giusto coinvolgere i soggetti che fino ad ora stanno lavorando in modo volontario alla promozione e tutela del parco”.

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“Abbiamo chiesto informazioni riguardo alla nuova gestione” continua Sacco “ma non ci sono state date. Abbiamo contattato i nuovi gestori per un incontro, ma al momento non abbiamo fissato una data. Mi sembra che non ci siano le specifiche per questa nuova gestione. L’estate sta per arrivare e ad oggi non abbiamo un gestore del parco. Nei giorni scorsi, durante un’uscita con il liceo, abbiamo trovato dei guadi sott’acqua, i sassi erano sotto l’acqua di diversi centimetri. Abbiamo chiesto al Comune di intervenire, ma non sono intervenuti. Alla fine siamo andati noi a pulire tra un sasso e l’altro, in modo da consentire all’acqua di scendere. Ora i guadi sono attraversabili senza problemi”.

Patto di Fiume per l’Elsa, una realtà ancora da definire

Da alcuni mesi si parla del progetto del Patto di Fiume, un percorso di confronto tra i comuni della Valdelsa, che coinvolge anche le associazioni. “Siamo coinvolti e partecipi in questo progetto” racconta Sacco “abbiamo compilato e diffuso questionari e abbiamo partecipato agli incontri. Sono stati fatti 4-5 incontri, ma non c’è un confronto continuo sulle questioni di rilievo. Si tratta di un progetto puramente teorico, che mira ad elaborare una proposta di Patto di Fiume tra questi comuni. Una volta che hanno finito il loro lavoro i comuni decideranno come applicare questa proposta e cosa fare. Non ci sono azioni concrete. Il Patto di Fiume è già una realtà in diversi territori, da altre parte sono consolidati da molti anni”.

Elsa verso la stagione estiva: le questioni parcheggi e rifiuti

A preoccupare il Comitato Elsa Viva, in vista della stagione estiva, sono anche le questioni legate ai parcheggi e ai rifiuti. Negli anni passati, infatti, si verificavano spesso situazioni di parcheggio coatto nelle zone vicine all’accesso al Parco Fluviale Elsa, in particolare nella zona di Querciolaia e di San Marziale. “Molti cittadini sono preoccupati per la questione dei parcheggi” racconta Sacco “e ci stanno contattando per intervenire in merito. Il Comitato Elsa Viva si sta impegnando per migliorare la situazione, sia per la sensibilizzazione verso il parco che per rendere più efficiente la governance del parco fluviale in generale. Offriamo le nostre competenze e il nostro supporto a coloro che vogliono coglierlo. Tuttavia, non possiamo né vogliamo sostituirci al Comune. Il Comitato non può gestire i parcheggi, tirare fuori le piante dal fiume e cose del genere. Non abbiamo i mezzi e neanche l’autorità per farlo”.

Altra questione cruciale è quella della raccolta dei rifiuti. Al termine delle giornate più affollate, infatti, non è raro trovare rifiuti abbandonati a terra. “Il Comune” racconta Sacco “si era impegnato ad aumentare la raccolta dei rifiuti che vengono portati fuori dal parco. L’anno scorso, a parte alcuni giorni più critici, questo servizio era stato svolto e spero che quest’anno venga ripetuto e magari migliorato. Tutta questa massa di rifiuti, tuttavia, è dovuta al fatto che la gente entra nel parco con una serie di cose che non potrebbe neanche portare, come griglie e sdraio. Nel parco, infatti, è vietato fare grigliate, fare campeggio, fare bivacco ecc. Il problema dei rifiuti, quindi, viene da un problema più grande, ovvero dal fatto che il regolamento non viene rispettato. Manca il controllo all’ingresso”.

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