I partiti e i movimenti del centrosinistra: “E’ ora di cambiare”

Domenica 12 febbraio si svolgeranno le primarie tra Anna Ferretti e Ernesto Campanini all’interno della coalizione di centrosinistra per le elezioni amministrative della prossima primavera. Articolo Uno, Europa Verde, Indipendenti e Progressisti, Liberali, Solidali e Progressisti, Partito Democratico, Sinistra Civica Ecologista e Sinistra Italiana hanno pubblicato il manifesto e il decalogo delle primarie.

Il Manifesto

Le Primarie di coalizione del centrosinistra sono un’occasione unica per avvicinarsi di nuovo al popolo progressista e riformista senese, un metodo incisivo che permette di distinguersi dai modi di selezione delle candidature da parte delle altre forze politiche o di chi ha solol’interesse a perpetuare il potere in maniera autoreferenziale. Chiunque partecipi alle Primarie di Coalizione deve tenere ben in mente che sta sottoscrivendo un patto da rispettare con trasparenza e convinzione.

Siena che funziona, che cresce che include. In un momento in cui la tenuta della società mondiale è messa alla prova dal crescere delle diseguaglianze e del senso di precarietà, dalle conseguenze della pandemia, dei cambiamenti climatici, della guerra, le migliori energie politiche e civili del Paese sono chiamate all’impegno. In questo quadro le organizzazioni politiche, civiche, associative senesi, insieme a movimenti nati in città per iniziativa di giovani e liberi cittadini, riconoscendosi tutti nell’orizzonte del centrosinistra, avviano un percorso di confronto e condivisione, avendo in comune i valori, la volontà di integrare le politiche di genere in tutti gli ambiti dell’azione pubblica e la tensione ideale per i beni pubblici essenziali, come la sanità e la scuola pubbliche, la solidarietà, il diritto ad un lavoro dignitoso e stabile, la cultura per tutti.

È l’ora di cambiare. Quattro anni di assenza di un disegno programmatico e di visione, l’assoluta inadeguatezza di un’amministrazione comunale che non ha trovato risposte né all’oggettivo declino della città né alla disaffezione per la partecipazione politica, lasciano una Siena sempre più trascurata e malridotta, chiusa e impoverita, soprattutto di giovani: il loro presente e il loro futuro devono tornare al centro di una visione di città, di un rinnovamento che passi attraverso una strategia di attrattività demografica, economica e culturale. Sostenibilità sociale e ambientale, accessibilità ai diritti universali, accoglienza concreta e strutturata per persone e imprese che vogliano vivere, lavorare, creare ricchezza e posti di lavoro, cultura e innovazione sono terreni su cui far di nuovo crescere i livelli di benessere diffuso, equità, avanzamento della qualità dei servizi e sistemi avanzati di protezione sociale, offrendo un modello rinnovato di vivibilità urbana e territoriale, che tenga conto della pluralità di soggettività che abitano la nostra città a partire da quella delle donne che anche secondo l’ultimo rapporto Oxfam Italia sono quelle che più hanno sofferto le conseguenze della pandemia e della crisi.

Qui e ora, le forze politiche progressiste e del centrosinistra, i partiti, i movimenti e le associazioni che si riconoscono nei comuni valori della sinistra, del riformismo, dell’europeismo e delle fondamentali istanze della sostenibilità sociale ed ambientale e della dimensione di genere, si riuniscono condividendo la necessità di restituire a Siena un governo all’altezza della sua storia, identità e dimensione internazionale. Per far questo occorre calarsi nei bisogni delle persone, praticando un modo di amministrare in cui la vita dei più non vale meno della vita dei pochi.

La gestione negativa del bilancio ha immobilizzato la macchina comunale, ha depresso le competenze interne con continue riorganizzazioni e aumentato infruttuosamente i costi con le esternalizzazioni a Sigerico spa. Pochi sono stati alla fine i lavori pubblici, ed è sotto gli occhi di tutti la marginalità in cui è finita la città di Siena rispetto ai progetti e fondi del PNRR, le cui scadenze inesorabili rischiano di non essere rispettate. Inoltre, non si è costruito alcun nuovo servizio, nonostante per ben due anni il comune abbia ricevuto risorse aggiuntive dallo Stato per più di 20 mln di euro per l’emergenza pandemia.

Il Piano Operativo non si è occupato delle profonde trasformazioni della città, delle piccole attività di vicinato e del suo spazio urbano con i comuni contermini, oltre a non aver ancora chiuso il Piano della Mobilità Sostenibile (PUMS). Come per il Palio, anche sulla cultura tanti annunci e false partenze. La Fondazione per il Santa Maria della Scala è nata, ma ancora non cammina. Ma soprattutto, la Città ha perso la consapevolezza di sé stessa e la propria armonia, la sua partecipazione al dibattito quotidiano e alle decisioni. E così è aumentata la distanza del comune dai cittadini, la conseguente sfiducia dei senesi e l’incertezza economica e sociale. Non sono state date risposte al senso di precarietà dei cittadini

Il Decalogo

I progressisti e riformisti senesi hanno scelto di dare la parola alla democrazia e scegliere le candidature per le amministrative del 2023 attraverso lo strumento delle primarie, che si svolgeranno il 12 febbraio. E’ tempo di cambiare, di uscire dall’ immobilismo che ha caratterizzato la nostra città negli ultimi cinque anni e riportare Siena al centro delle politiche nazionali ed europee. Per questo i due candidati, Ernesto Campanini e Anna Ferretti hanno sottoscritto un documento condiviso che, in dieci punti, traccia la Siena del futuro.

La nostra sarà la città dei beni comuni e pubblici, gestiti attraverso un sistema avanzato di collaborazione tra cittadini e amministrazione, basato sulla partecipazione e sulla responsabilizzazione diffusa. Abbiamo in mente una amministrazione che tutela il lavoro e ne favorisce la crescita, che sappia accompagnare le grandi vocazioni della città (turismo, piccola impresa, commercio, servizi), dialogare con le multinazionali presenti, rilanciare il ruolo della Banca. Vogliamo una città sostenibile e inclusiva, che sappia rispondere alle emergenze del cambiamento climatico attraverso la pianificazione, la ricerca, l’innovazione, la riqualificazione e la green economy. Vogliamo che questa città sia aperta, accessibile, con progetti culturali di spessore, e che rifugga ogni tipo di discriminazione. Dove nei ruoli, nelle decisioni, nel modo di vivere la parità di genere sia una pratica quotidiana e non un accessorio.  Una città che rispetti e dialoghi costantemente con il Volontariato e il Terzo Settore. Siena è inoltre la città del sapere e della cultura. Il suopatrimonio artistico, architettonico e paesaggistico, insieme al patrimonio materiale e immateriale delle Contrade, sono un prezioso bene comune da proteggere e valorizzare. Partiremo da qui per creare connessioni nuove, digitali ma – soprattutto – umane. Oggi le manifestazioni artistiche, musicali, teatrali, faticano a trovare spazio. I giovani sono quasi scomparsi. Per loro, per i 17.000 studenti della città, che sono un patrimonio di competenze e freschezza, servono servizi, biblioteche aperte anche la notte, caffetterie, centri di aggregazione. Siena è città della Salute ed è città delle Scienze della vita, del biotecnopolo e dell’ Hub antipandemico nazionale. Grazie al centrosinistra la ristrutturazione del policlinico Le Scotte sarà presto realtà, serve un forte raccordo con la medicina territoriale ed è necessario promuovere la qualità della vita di anziani, fragili, disabili, la loro autonomia ed indipendenza, affidando in questo un ruolo attivo e decisionale alla Consulta per le disabilità. A tutto questo si aggiunge il valore del Biotecnopolo e dell’Hub antipandemico nazionale, una grande opportunità di crescita occupazionale, economica, reputazionale e di sviluppo della città, che valorizzeremo al massimo nella forma del Distretto delle Scienze della Vita. Un altro tema riguarda la necessità di avere una città facile, sicura e coesa. Una città a misura delle persone, curata, accogliente, decorosa, illuminata è una città sicura. Una città che recupera il patrimonio immobiliare in disuso, pubblico e privato, che disegna il proprio futuro, torna ad essere vissuta, viva e vera. Questo significa anche avere una città dove muoversi diventa facile: Siena è un nodo centrale per la Toscana, la viabilità deve poter offrire la possibilità di spostarsi all’interno della città, provincia o regione con mezzi confortevoli e a impatto di emissioni ridotto. Attraverso interventi sostanziali nelle linee ferroviarie e sulla mobilità interna della città. Riteniamo poi che i servizi pubblici sono un investimento sociale, possono fare la differenza nella vita delle persone, e lavoreremo per la loro efficienza in termini di servizi e di eque tariffe, oltre che per garantire il rafforzamento della gestione pubblica di questi servizi.

Dobbiamo uscire dall’ isolamento nel quale l’attuale amministrazione ha trascinato la città: Siena è la città capoluogo, che deve garantire un rapporto sereno e collaborativo sia con i comuni contermini che con il resto della Provincia. Questo è il primo passo, ma non è sufficiente: Siena deve recuperare la propriadimensione Europea e riscoprire i caratteri (mortificati ma non piegati) di un luogo dove si crea, si fa ricerca, si valorizzano le competenze.

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