Pacciani, Montomoli, De Mossi (che deve sciogliere la riserva) e il centrosinistra: una sfida a quattro teste

Sarà un “mostro” a quattro teste la competizione per il Comune a Siena nella primavera inoltrata del 2023? E’ possibile, perfino molto probabile. In campo Luigi De Mossi (o comunque un candidato del centrodestra), Emanuele Montomoli, Fabio Pacciani e il candidato del centrosinistra (Susanna Cenni?).

Luigi De Mossi (siamo al 26 novembre….) ancora non ha sciolto la riserva: le indiscrezioni e le voci in queste settimane sono state alterne, dalla sicurezza della non candidatura alla certezza del secondo mandato. Tre indizi, però fanno una prova e se l’attuale sindaco non ha detto ancora “No grazie”, i partiti del centrodestra non hanno “forzato il canape” e non è emerso un reale nome alternativo, tutto fa pensare al tentativo del De Mossi bis.

Emanuele Montomoli, nel frattempo, prosegue la sua corsa, al momento in solitaria, anche se è chiaro che il consigliere Mauro Marzucchi strizza l’occhio al professore, così come il movimento Azione di Calenda, mentre, almeno per adesso, paiono più freddi i renziani. Per sua stessa ammissione Montomoli è a caccia dei “delusi” di centrodestra e centrosinistra.

Fabio Pacciani del Polo Civico senese è già in piena corsa: ha tappezzato la città di manifesti e ha organizzato incontri nei quartieri. Sembra il più avanti di tutti come “presenza”, anche perché, almeno per adesso, non ci sono avversari veri e propri.

Infine il centrosinistra, diviso fra “campo aperto”, primarie e riunioni nei circoli, con in mezzo il congresso per il segretario nazionale del Pd. Ancora il nome non c’è, anche in questo caso si è prima parlato di settembre, poi di novembre, infine di “prima di Natale”. L’impressione è che si possano superare le primarie (nelle quali potrebbe essere favorito Alessandro Masi) e puntare sull’ex parlamentare Susanna Cenni.

Quattro teste, dunque. E cosa potrebbe succedere? Di tutto di più, quasi sicuramente al ballottaggio. Dal possibile duello centrodestra-centrosinistra, in cui poi i due Montomoli e Pacciani andrebbe a fare l’ago della bilancio, al meno probabile, ma vista la situazione possibile, duello fra gli stessi due. Non solo, però, perché uno fra Montomoli stesso e Pacciani potrebbe ambire al secondo turno contro centrosinistra e centrodestra, perché entrambi punterebbero a pescare un po’ in tutti gli schieramenti “tradizionali”. Insomma ad oggi sarebbe una sfida altamente incerta. Domani, chissà.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui