Elena Vallortigara nel campo di allenamento a Siena

La campionessa di Schio, che dal 2016 vive e si allena a Siena, ha raccontato il significato della medaglia di bronzo raggiunta nella rassegna iridata di Eugene, del suo rapporto con la città che l’ha accolta negli ultimi sei anni, del suo hobby e delle prossime gare

Il 2022 è un anno ricco di soddisfazioni per l’atleta dell’Arma dei Carabinieri, Elena Vallortigara: ha riconquistato il titolo italiano indoor agli assoluti di Ancona a febbraio, si è confermata per la terza volta consecutiva campionessa italiana agli assoluti di Rieti a giugno e, in particolare, lo scorso 19 luglio ha ottenuto il bronzo ai Campionati del mondo di atletica leggera a Eugene (Oregon, Usa) nel salto in alto, medaglia della quale avevamo dato notizia in questo articolo.

Elena ci ha concesso una sentita intervista mentre si trova a Bologna per proseguire gli allenamenti in vista dei prossimi appuntamenti sportivi: sabato 6 agosto sarà impegnata nella tappa in Polonia della Diamond League e venerdì 19 agosto sarà in pedana per i XXV Campionati europei di atletica leggera a Monaco di Baviera. La sua stagione terminerà a settembre.

Dalle sue parole traspare l’amore per la disciplina che l’ha vista ottenere due medaglie di bronzo anche nelle categorie giovanili: ai Mondiali Under 18 di Ostrava (Repubblica Ceca) nel 2007 e ai Mondiali Under 20 di Moncton (Canada). Nel luglio 2018 ha raggiunto il suo primato personale: nella tappa di Londra della Diamond League, Elena ha saltato 2,02 m entrando di diritto nella grande storia del salto in alto italiano insieme con la campionessa olimpica Sara Simeoni e con l’argento mondiale Antonietta Di Martino.

Nella piacevole chiacchierata, Elena ha spiegato il significato della medaglia di bronzo conquistata all’ultimo Mondiale: “Va oltre quella gara perché è stata frutto di tanti, tanti anni di lavoro, di dedizione, di crescita personale, sportiva, professionale e tecnica e racchiude veramente tanto”. L’atleta dei Carabinieri ha proseguito parlando delle emozioni vissute durante tutti i campionati di Eugene: il bronzo, infatti, è arrivato dopo 5 salti perfetti nelle qualificazioni e una progressione di sei misure passate al primo tentativo nella finale, tornando a superare i 2 metri, e fermandosi con l’asticella posizionata a 2,02 m.

Non ha nascosto i periodi più bui della sua carriera, con i tanti infortuni, ma, una volta superati, è riuscita ad ottenere i già ricordati picchi di altissimi qualità. Dal 2016 Elena vive e si allena a Siena con il tecnico senese Stefano Giardi: ha raccontato l’importanza del feeling con il proprio coach e con tutto lo staff che la segue, tra gli altri il dottor Andrea Causarano, l’osteopata Paolo Valacchi e la dottoressa Cecilia Lucenti.

La saltatrice di origine veneta ha approfondito anche l’intenso rapporto con la città che, da 6 anni, è diventata la sua seconda casa: “Qui ho trovato la condizione migliore per allenarmi, in una città a misura di atleta” sottolineando, tuttavia, anche le difficoltà nel trovare strutture adeguate, soprattutto per la preparazione invernale, per gli allenamenti.

E, prima di soffermarsi sui prossimi appuntamenti, Elena Vallortigara, campionessa in pedana e fuori, ha approfondito il suo hobby e il suo impegno per limitare gli sprechi. Un grosso in bocca al lupo per le gare da affrontare: aspettiamo il suo grande sorriso a Siena.

https://www.youtube.com/watch?v=uaYsPAm9UKA
Nel corso del video ci sono foto Fidal/Colombo e Fidal/Grana

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