Alla vigilia della gara in Slovenia parla il presidente bianconero: “Siena diventerà una delle piazze più importanti della pallamano italiana”

“La squadra è partita domattina (stamattina, ndr), arriverà in serata in Slovenia e si allenerà subito, per poi affrontare sabato, alle 18, una squadra che a livello europeo è tra le più titolate. Ce la metteremo tutta per ben figurare, l’intento è di farci conoscere oltre il confine italiano”. Marco Santandrea, presidente della Ego Handball, ha parlato ieri a “Al Bar dello Sport” di quella che è senza dubbio la partita più affascinante dell’anno, l’esordio in European Cup in Slovenia, contro il Gorenje Velenje (la gara si potrà seguire su Eleven Sports e sul canale della Federazione Internazionale di Pallamano).

Un incontro proibitivo che la squadra di Dumnic affronta con tante difficoltà. “È stato un mese complicato – ammette Santandrea – prima per un caso positivo nella squadra, a cui si sono aggiunti altri tre, e poi la convocazione in Nazionale di quattro giocatori, che ci fa certamente piacere. È solo una settimana che si stanno allenando in maniera completa, ma arriviamo carichi per questa partita”. Il ritorno sarà il 21 novembre a Siena e “i preparativi – continua il n. 1 della Ego – sono ancora più complessi dell’organizzare la trasferta”.

La Ego, in tutto ciò, non gioca dal 17 ottobre, contro Cassano Magnago. “Quella gara è stata la migliore della stagione. È un peccato non aver potuto proseguire questo trend. L’inizio è stato molto positivo, considerando che eravamo senza un giocatore di livello come Gaeta”.

Marco Santandrea racconta poi come la sua passione per la pallamano sia nata trent’anni fa. “Ho fatto prima il giocatore e poi l’allenatore, per poi abbandonare per esigenze lavorative. Quattro fa sono rientrato in questo bellissimo mondo come main sponsor della società Tavarnelle”. Da lì si è riaccesa la passione ed è nata la scommessa su Siena, nel 2018. “Abbiamo organizzato un torneo con società di livello internazionale. È stato il trampolino di lancio, sono nate sinergie importanti. All’inizio l’accoglienza della città è stata fredda, come era logico che fosse. La pallamano era sconosciuta tre anni fa a Siena. Il primo anno eravamo degli ospiti, dal secondo ci siamo già sentiti a casa, forti di un evento che ha avuto molto successo, la Coppa Italia. Non mi aspettavo di accogliere quasi 3.000 persone”.

Dopo un 8° e un 5° posto, più la finale di Coppa persa contro Bolzano, l’obiettivo, dice Santandrea, è di “lottare per vincere, di giocarsela con altre tre-quattro squadre. Stiamo ritardando sempre di più il campionato e non è escluso che venga cambiata la formula in corso d’opera. Vedremo. A media-lunga scadenza puntiamo a far diventare Siena una delle piazze più importanti della pallamano italiana”.

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