La storia di Ambra e Daniele: due giovani di Poggibonsi amanti dello sport e della natura che hanno dato vita a “Sport e sostenibilità”.

“Un anno fa abbiamo fatto a piedi il nostro primo cammino, da Siena a Roma passando per la via Francigena. L’idea è nata nei mesi precedenti, mentre ci stavamo allenando, e abbiamo pensato di girare dei video durante questo viaggio. Da qui è nato il nostro account YouTube e le pagine social su cui condividiamo le nostre attività con gli interessati – così Daniele ci racconta l’inizio della sua avventura con Ambra. I due, giovanissimi, sono sportivi e amanti dell’aria aperta, e con il profilo “Sport e sostenibilità vogliono attirare compagni e compagne con cui partire, in bici o a piedi, alla volta di quello o quell’altro itinerario toscano e contemporaneamente, diffondere buone pratiche di rispetto dell’ambiente.

Daniele ci spiega che: “Più o meno una volta al mese organizziamo delle escursioni aperte a tutti, gratuite, per far vedere l’ambiente e la natura intorno a noi, ma anche per uscire di casa, conoscersi e incontrare persone con passioni e interessi simili ai nostri”. Mentre Ambra ci tiene a precisare che: “Stiamo anche lavorando per organizzare delle escursioni in cui camminare e, nel frattempo, raccogliere rifiuti. Sarebbe un’iniziativa molto carina per sensibilizzare anche le persone”.

Già, perché i due, oltre che godersi le bellezze naturali che offre la Toscana, hanno anche deciso di impegnarsi per conservarla questa bellezza: “Con la nostra attività vorremmo che un po’ tutti riscoprissero la passione per lo sport, l’attività all’aria aperta, e per la natura. Vorremmo anche far conoscere sentieri e zone poco conosciute e poco valorizzate. Vorremmo trasmettere la bellezza di vivere la natura, che è ancora bella per fortuna – ironizza Ambra. La sensibilizzazione alla bellezza della natura sarebbe il primo passo, di un sentiero in salita, per un nascente ecologismo, quanto mai necessario oggi giorno.

“Ci sono dei punti, negli itinerari che percorriamo, in cui sembra che ci siano delle discariche abusive, perché in pieno bosco, magari vicino a delle strade, si possono trovare un sacco di rifiuti in dei punti localizzati”.  I rifiuti, secondo Daniele e Ambra, non sono attribuibili a escursionisti come loro, ma a persone che vivono nei paraggi che hanno rifiuti ingombranti da smaltire e lo fanno abusivamente. I ragazzi raccontano che alcuni mucchi di materiale sembrano giacere nei boschi da decenni, quindi – dicono – forse non sono neanche molti i casi di abbandono di rifiuti, semplicemente non si riesce ad intervenire in modo celere ed efficace per smaltirli. “Si lascia così fare alla natura, che impiega decine e decine di anni – dice amaro Daniele, che però precisa – lo stato dei sentieri toscani non è così terribile a livello ambientale, eccetto per queste zone localizzate e, qualche rifiuto come bottigliette di plastica e mascherine lasciate da escursionisti nei sentieri più battuti”, la morale, insomma, è che c’è di peggio.

Lo sporco e il degrado ambientale comunque non scoraggiano gli avventurieri in cerca di meraviglia, che ogni giorno decidono di tentare questo o quell’itinerario naturalistico, faunistico, da trekking. A fermarli potrebbe essere piuttosto la mancata segnalazione e valorizzazione degli itinerari e, in generale, di questo tipo di turismo in Toscana; proprio qui intervengono Daniele e Ambra, grazie al cui aiuto – a titolo gratuito – non ci saranno più scuse per chi voglia avventurarsi nei boschi della Val d’Elsa, della Val d’Orcia e non solo. Ma, ricordano i ragazzi, è fondamentale che chi decida di godersi la natura lo faccia in sintonia e nel rispetto di questa, per questo è necessario seguire alcune regole: “Sicuramente non abbandonare rifiuti nel bosco e nella natura in generale, basta portarsi dietro un sacchettino. Sarebbe anche buona norma differenziare i rifiuti prima di buttarli. Non si dovrebbe fare troppo rumore, per non disturbare gli animali; non accendere fuochi, e non danneggiare l’ambiente in alcun modo durante le escursioni”. “Noi utilizziamo sempre le nostre borracce, ma anche la scelta del cibo da portarsi in escursione influisce: si può scegliere un pasto con un packaging molto inquinante o uno senza plastica e imballaggi”.

Daniele e Ambra sono determinati, a poco poco stanno rendendo popolare un modo sostenibile e rispettoso di interfacciarsi con la natura e di viaggiare, vogliono farlo divertendosi e in compagnia, seguendo buone pratiche e facendo scorpacciata di tramonti. E tu? Non vuoi unirti a loro?

Eleonora Rosi
Sono una giovane studentessa della facoltà magistrale di Lettere, maremmana di nascita, ho lasciato l'Argentario da quattro anni per vivere e studiare a Siena. Mi interesso di politica, ambiente e attualità, con il proposito di capire e raccontare la cronaca di un territorio tanto antico e ricco di storia quanto vivo e vitale come quello senese.

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