Piano per interrompere la dipendenza europea dal gas russo

Dopo due mesi dall’invasione russa dell’Ucraina, l’Europa ha finalmente un piano per eliminare la sua dipendenza dai combustibili fossili russi

Il REPowerEU, da molto in fase di lavoro presso la Commissione europea, è finalmente stato pubblicato. Il piano, che è la risposta europea alle perturbazioni del mercato mondiale causate dall’invasione russa dell’Ucraina, permetterà all’Europa di emanciparsi dai combustibili russi e, contemporaneamente, fare un passo in più verso le energie rinnovabili.

La Commissione prevede inoltre di apportare modifiche al Piano per la Ripresa e la Resilienza per integrare il REPowerEU all’interno dei PRR degli Stati membri. Per un totale di trecento miliardi di euro, di cui settantacinque ottenuti come prestiti, il piano prevede tre principali azioni e dovrebbe portare risultati ben prima del fatidico 2030, data stimata inizialmente ma considerata dai più come troppo lontana nel tempo.

1 – Risparmio energetico

Il modo più veloce per non consumare energia nel breve termine, dice l’Unione Europa, è non usare quell’energia; stoccarla, conservarla. Azione che ci aiuterebbe anche a risparmiare sulle bollette di casa e che ci farebbe stare più tranquilli circa la disponibilità di combustibili per il prossimo inverno. Per cui, la Commissione ha proposto di rafforzare le misure di efficienza energetica a lungo termine, aumentando dal 9-13% l’obiettivo di efficienza energetica fissato con il Green Deal europeo.

Per quel che riguarda l’industria e i trasporti la Commissione scrive che: “Il risparmio energetico, l’efficienza, la sostituzione dei combustibili, l’elettrificazione e una maggiore diffusione dell’idrogeno rinnovabile, del biogas e del biometano ad opera dell’industria potrebbero far risparmiare fino a 35 miliardi di metri cubi di gas naturale entro il 2030”. Gli Stati sono inoltre invitati ad applicare misure fiscali per favorire il risparmio energetico, come quelle per incentivare l’efficientamento termico degli edifici.

2 – Diversificare l’approvvigionamento e i partner internazionali

Recentemente è stata creata la piattaforma dell’UE per l’Energia, al fine di garantire agli Stati membri l’approvvigionamento energetico di gas, GNL e idrogeno a prezzi accessibili nonostante l’attuale contesto geopolitico. Dopodiché l’Unione procederà sviluppando un meccanismo di acquisto congiunto che concluda gli acquisti per conto degli stati membri. Importante è diversificare i Paesi esportatori di energia e assicurarsi di favorire i partner internazionali europei, intensificando la diplomazia energetica.

3 – Diffondere le energie rinnovabili

Non solo ci renderà indipendenti dai capricci della Russia e di altri stati poco democratici, un’accelerata transizione energetica verde dovrebbe anche ambire a tagliare drasticamente le emissioni inquinanti dei Paesi europei. La Commissione prevede, con il REPowerEU, di aumentare dal 40% al 45% la quota-obiettivo di energia ricavata da fonti rinnovabili nel 2030. Per farlo sono all’attivo numerose iniziative, fra cui:

  • Una strategia volta a raddoppiare la capacità solare fotovoltaica entro il 2025
  • L’introduzione di un graduale obbligo giuridico di installare pannelli solari sui nuovi edifici
  • Il raddoppio del tasso di diffusione delle pompe di calore
  • Una modifica alla direttiva sulle energie rinnovabili affinché queste siano riconosciute come interesse pubblico prevalente
  • Un obiettivo di 10 milioni di tonnellate di idrogeno prodotto internamente e altri 10 milioni da importare entro il 2030
Nonostante il tragico contesto in cui questo cambiamento sta avvenendo, e i tempi stretti con cui dovremo affrontarlo, la strada è già tracciata e sembra condurre ad un mondo migliore, non resta che imboccarla e proseguire con convinzione.
Eleonora Rosi
Sono una giovane studentessa della facoltà magistrale di Lettere, maremmana di nascita, ho lasciato l'Argentario da quattro anni per vivere e studiare a Siena. Mi interesso di politica, ambiente e attualità, con il proposito di capire e raccontare la cronaca di un territorio tanto antico e ricco di storia quanto vivo e vitale come quello senese.

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