mano con germoglio

Marco Biagioli risponde alle nostre domande e perplessità in merito ai recenti eventi meteorologici

Le piogge di questi giorni hanno fatto rallegrare gli agricoltori, ma stanno anche destando preoccupazione, d’altronde in Italia non è raro che ad eventi climatici avversi si accompagnino fenomeni tragici di vario tipo, normalmente legati ad una pessima manutenzione delle infrastrutture pubbliche e una scarsa cura del suolo.

Anche per questo, in molte zone d’Italia la protezione civile ha emanato allerte di vario ordine e grado, ma queste piogge rappresentano, o no, un’anomalia climatica? Sono una manna dal cielo o una minaccia? Per capirlo, abbiamo parlato con Marco Biagioli, fondatore e amministratore del centro meteorologico Meteo Siena 24.

Le piogge di questi giorni sono “normali” o sono in qualche modo effetto del cambiamento climatico? Faranno del bene al territorio o c’è da preoccuparsi?

“Son piogge che erano attese da tempo, perché veniamo da un periodo secco. Negli ultimi giorni ha piovuto con una certa continuità, ma non in modo intenso o violento. Per cui, alla luce di tutto, possiamo dire che queste son piogge benevole, sicuramente non imputabili a cambiamenti climatici o a fenomeni estremi; tutt’altro, siamo all’opposto. La pioggia di questi giorni è piuttosto normale, anzi è auspicabile che il periodo di pioggia prosegua, che nelle prossime settimane si ripetano eventi simili a questo, che non recano danni o problemi; anzi sono fondamentali sia a livello agricolo che al livello idrologico (di risorse idriche)”.

Quello che potrebbe sembrare preoccupante è che alle lunghe stagioni piovose si sono sostituiti rovesci concentrati in pochi giorni, questo rappresenta un problema? Dei rovesci concentrati in qualche giorno sostituiscono senza scarto delle piogge più frequenti ma meno intense?

“Effettivamente, se queste piogge rimanessero un caso isolato, rappresenterebbero un problema, ma perché è auspicabile e necessario che ci sia una svolta rispetto a quello che è stato l’andamento delle ultime settimane, e che si vada verso un periodo più piovoso, più dinamico dal punto di vista atmosferico. Per il momento si tratta di piogge concentrate, ma i modelli matematici ci fanno pensare che nel corso delle prossime settimane possano tornare altre piogge, neanche particolarmente intense; quindi che non causeranno eventi estremi o particolarmente dannosi”.

“A livello climatologico è si problematico che le precipitazioni si concentrino in un ristretto arco temporale, sarebbe meglio se le piogge fossero ben diluite nel corso dell’anno. È capitato anche nel recente passato di aver trascorso periodi secchi, intervallati da brevi fasi di rovesci acuti e intensi che hanno causato problemi anche a livello idrogeologico, ma questo non è il caso: la pioggia di questi giorni è pioggia buona e ne serve ancora, non è sufficiente quella che è caduta in questi giorni”.

Insomma, la pioggia di questi giorni viene assorbita efficacemente dal suolo e va riempire le falde idriche e i corsi d’acqua. Una buona notizia, per niente catastrofica, per gli agricoltori e per tutti noi, che arriva dopo un periodo che ha fatto notizia per esser stato particolarmente secco.

“Vorrei lanciare un messaggio un messaggio più ottimistico, che magari fa meno notizia: è vero, c’è stato un periodo di alcune settimane piuttosto secco, che s’inseriva in un periodo di lungo termine non particolarmente piovoso, però già in passato è risuccesso che abbiamo avuto periodi secchi invernali, anche peggiori rispetto a questo, penso all’anno 1993, per fare un esempio lontano nel tempo”.

Per quanto riguarda invece il calo di temperatura che si è accompagno alle precipitazioni di questi giorni – la neve è caduta anche in collina -, non potrebbe rappresentare un problema per quell’agricoltura che crediamo messa in salvo dalla pioggia? Non c’è pericolo di avere delle gelate nei campi?

“Negli ultimi anni abbiamo avuto diverse situazioni da gelate tardive, perché c’è una tendenza ad avere una seconda parte dell’inverno piuttosto mite, e poi un ritorno del freddo verso marzo, aprile e questo succede spesso, negli ultimi anni. L’anno scorso è stata un’annata piuttosto critica da questo punto di vista, quest’anno ancora non è successo; tuttavia tra sabato e domenica si scenderà su temperature invernali, ma per fortuna il calo non dovrebbe durare molto e non dovrebbe recare grossi danni, perché la temperatura non scenderà molto al di sotto dello zero. Non ci saranno nottate particolarmente fredde da causare gelate intense. Questo freddo dovrebbe essere niente di paragonabile a quello che abbiamo visto l’anno scorso”.

Eleonora Rosi
Sono una giovane studentessa della facoltà magistrale di Lettere, maremmana di nascita, ho lasciato l'Argentario da quattro anni per vivere e studiare a Siena. Mi interesso di politica, ambiente e attualità, con il proposito di capire e raccontare la cronaca di un territorio tanto antico e ricco di storia quanto vivo e vitale come quello senese.

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