pannelli solari su capannone in campagna

Siena ancora indietro per autoproduzione energetica, ma ci sono grandi possibilità. Ne parliamo con Ernesto Campanini, presidente di Equosistema

Il 18 febbraio, come da molti anni a questa parte, si è svolta la giornata internazionale del risparmio energetico, un’iniziativa volta a stimolare la riflessione e implementare le conoscenze su temi cocenti come quelli del cambiamento climatico e dell’efficientamento energetico. Il discorso sull’energia si lega sì a quello sull’ambiente, ma oggi più che mai, con il caro energia e le bollette che fanno rizzare i peli a tutti quanti, anche a quello economico.

Equosistema è un’associazione culturale che si occupa di alimentare il dialogo e il dibattito riguardo importanti tematiche ambientali e sociali, come quella del risparmio energetico, e le possibili strategie da adottare in ambito territoriale. Ernesto Campanini, presidente di Equosistema, non ha dubbi: “Il discorso importante sul risparmio energetico e su quello che si può fare a livello locale e territoriale è il discorso dell’autoproduzione energetica. Cioè la possibilità di mettere nel proprio tetto un pannello solare, non solo a livello domestico-residenziale, ma anche industriale e agricolo, in modo da poter autoprodurre in modo ambientalmente sostenibile l’energia sfruttata”.

“Ci sono nel territorio molti capannoni a utilizzo agricolo o artigianale dove potrebbero essere inseriti pannelli fotovoltaici su larga scala. Questa è una richiesta che Coldiretti sta già facendo per quel che riguarda tutto il territorio nazionale, perché è un discorso non solo residenziale, ma anche di produttività agricola.  – spiega Campanini – Perché agricoltori e imprenditori hanno subito il grossissimo aumento delle spese dei combustibili, e quindi vorrebbero ammortizzarle mettendo dei pannelli ma, per far questo, dovrebbero esserci le condizioni per poter disporre in modo facilitato, cioè senza dover imbattersi in un’eccessiva trafila burocratica, di pannelli solari e cappotti termici”.

Certo quella dell’autoproduzione è effettivamente la strada maestra per avvicinarci agli obiettivi dell’Agenda 2030 e per farlo in un’ottica di sostenibilità non solo ambientale, ma anche sociale. L’autoproduzione energetica da fonti rinnovabili, a differenza di quelle di altri tipi di energia, è gestita e decisa a livello comunale, secondo Campanini: “Ci sono grosse limitazioni nel territorio senese, qui l’autoproduzione energetica non è facile da attuare. Ci sono molte zone periferiche in cui i cittadini non hanno avuto la possibilità di accedere al Superbonus 110 perché il piano operativo è molto restringente. In questo stato è molto difficile intervenire nella zona senese, mentre molte altre zone d’Italia sono già attrezzate con pannelli solari”.

Molti sono restii ad accettare le rinnovabili perché i pannelli solari, o peggio le pale eoliche (per cui comunque il territorio senese non è adatto) hanno un forte impatto paesaggistico, ma: “Questo genera delle contraddizioni evidenti sul territorio. Per esempio, si fanno inserimenti di antenne, ma negli stessi luoghi vengono proibite le installazioni di pannelli solari sui tetti degli edifici – spiega Ernesto Campanini.

Secondo il presidente di Equosistema il nucleare non è da considerarsi quale strada percorribile verso la sostenibilità energetica, non per via dei rischi legati alla tecnologia quanto per il fatto che le centrali producono scorie, che devono essere gestite e rimarranno come onere per le prossime generazioni a venire. E poi, se nessuno vuole un parco solare vicino casa, chi mai vorrà una centrale nucleare o un deposito scorie? Molto meglio la siluette slanciata di una pala eolica, a questo punto.

Alla giornata internazionale del risparmio energetico, istituita contestualmente al Protocollo di Kyoto, e al suo tentativo di puntare i riflettori sui temi del risparmio energetico, si accompagna dal 2005 “M’illumino di meno” una campagna di sensibilizzazione simbolica lanciata dalla trasmissione Caterpillar di Rai Radio 2 che invita a spegnere le luci per risparmiare energia.  Lanciata in Italia come “prima giornata nazionale del risparmio energetico” a distanza di qualche anno si è diffusa enormemente e monumenti nelle piazze di tutto il globo si spengono per qualche minuto tutti assieme per dare un messaggio importante.

“Da una trasmissione radio è diventata una giornata istituzionalizzata a livello internazionale, a cui ogni comune aderisce liberamente. – dice Campanini – I nostri comportamenti sono cambiati grazie a iniziative come questa. Io credo che l’effetto trascinamento sia fondamentale, il comportamento che ognuno di noi ha genera un effetto di trascinamento anche politico, nel senso più alto del termine. Se noi abbiamo una certa sensibilità poi siamo in grado di influenzare anche tutto il resto. La pressione politica nazionale è data anche dal pensiero di ognuno e dal comportamento di ognuno”.

Eleonora Rosi
Sono una giovane studentessa della facoltà magistrale di Lettere, maremmana di nascita, ho lasciato l'Argentario da quattro anni per vivere e studiare a Siena. Mi interesso di politica, ambiente e attualità, con il proposito di capire e raccontare la cronaca di un territorio tanto antico e ricco di storia quanto vivo e vitale come quello senese.

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