La provincia senese accusa l’emergenza idrica; fioriscono progetti e iniziative per arrivare preparati alla prossima estate

Ancora caldo afoso e ancora nessuna pioggia consistente; tutto sommato non riservano niente di sorprendente le previsioni meteorologiche di questa estate, da cui, appunto, non ci si aspetterebbe di norma che belle giornate. Per questo la danza della pioggia sembra essere l’ultima chance di molti agricoltori, allevatori e contadini, che da mesi soffrono la siccità che attanaglia l’Italia e il territorio senese e vedono a rischio le proprie attività.

La buona notizia è che finalmente il sistema si sta facendo più lungimirante e che, probabilmente, arriveremo preparati all’estate prossima. Si inizia infatti nuovamente a parlare della realizzazione di un ampio invaso artificiale in Val d’Orcia, tra Piena e Radicofani, in grado di contenere 50 milioni di metri cubi d’acqua e quindi di combattere la penuria idrica nella provincia senese.

Il progetto dell’invaso di San Piero in Campo fu originariamente ideato negli anni Settanta per contenere 10 milioni di metri cubi d’acqua, ma venne bloccato perché si temeva che potesse alterare il microclima della zona.

“Il cambiamento climatico adesso ci fa vedere l’invaso di San Piero in Campo con occhi diversi. Considerato che parte delle opere vennero già realizzate, la cosa sensata da fare sarebbe quella di portare a termine l’intervento e avere una cospicua riserva d’acqua disponibile – spiega il sindaco di Radicofani (Siena) Francesco Fabbrizzi all’ANSA. – Oggi siamo tornati ad una volontà di intenti, ma è chiaro che se dovessero esserci le risorse, si potrebbe iniziare a discutere del progetto”.

La diga è sotto la competenza del Consorzio di Bonifica 6 Toscana Sud e potrebbe essere effettivamente messa a regime; le armature di cemento che disegnano l’invaso sono già posizionate ed anche gli studi ed i progetti a disposizione sono molti.

Certo non si può dire che cinquanta ani dopo il rischio dell’alterazione del microclima sia diminuito, ma certo è che dopo le scarse piogge di quest’inverno e il caldo afoso che ci sta serbando quest’estate, il clima della zona sembra già essersi alterato, e una gigantesca riserva d’acqua in questo periodo di siccità, oltre che riscontrare il favore degli ambientalisti, potrebbe aiutare i cittadini, ma soprattutto gli agricoltori e i coltivatori messi a dura prova dall’emergenza idrica.


Sono una giovane studentessa della facoltà magistrale di Lettere, maremmana di nascita, ho lasciato l'Argentario da quattro anni per vivere e studiare a Siena. Mi interesso di politica, ambiente e attualità, con il proposito di capire e raccontare la cronaca di un territorio tanto antico e ricco di storia quanto vivo e vitale come quello senese.

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