Da questa sera al 14 maggio in scena ai Rinnovati con “A babbo morto, ovvero e l’eredità andò a Monte”

E’ tempo di Feriae Matricularum per Siena. Dopo due anni di stop obbligato i Goliardi tornano per le vie del centro storico in occasione della settimana di festeggiamenti cominciata nella giornata di ieri con la Carciofata, la tradizionale cerimonia di apertura con la madrina Ainett Stephens, la gatta nera del programma Mediaset “Il Mercante in Fiera”. Celebrazioni quelli che hanno “smosso” le vie del centro storico fino a sera con la festa di inaugurazione.

Tradizioni, quelle della Goliardia senese portate avanti dal 1945, anno in cui venne messa in scena la prima operetta. Quest’anno ai Rinnovati sarà presentata “un’efficace e ingegnosa allegoria sul passato, sul presente e sul futuro della città”: “A babbo morto, ovvero e l’eredità andò a Monte”. Uno spettacolo, quello in atto da questa sera fino al 14 maggio, che lo stesso principe Michele Rubini ha dichiarato capace di smuovere le coscienze degli spettatori. I biglietti potranno essere acquistati acquistarli al bar Nannini Conca d’Oro, sede legale delle Feriae Matricularum, dalle 12:30 alle 13:30 e dalle 19:30 alle 20:30.

Una tradizione quella portata avanti dagli studenti di sesso maschile di Siena, che vanta quasi ottant’anni di vita. Un’istituzione goliardica non democratica che si fonda su bolli, ossia indicatori di anzianità dello studente e che stanno a indicare l’anno accademico. Il Goliardo poi, altro non è che il copricapo che ogni ragazzo acquisisce nel momento dell’Acclamazione e che si differenzia per colore e facoltà. Un accessorio che lo accompagna durante il percorso universitario e che viene spogliato di tutte le decorazioni “ottenute” in occasione della laurea.

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