La stima dei posti letto gestiti dal Dsu, per l’anno 2021, è pari a 4523, in incremento di 20 posti rispetto al 2020. La somma dei pasti erogati è di circa 300mila, di cui 215mila a distribuzione diretta

Il Consiglio regionale approva a maggioranza (con l’astensione del Movimento 5 stelle e il voto contrario dei gruppi del centrodestra) il bilancio di previsione 2021/23 dell’Azienda regionale per il diritto allo studio. Il bilancio, illustrato in Aula dalla presidente della commissione Cultura, Cristina Giachi (Pd) ha un valore di oltre 108milioni di euro e si prevede un trend in aumento, nel triennio, per l’incremento dei livelli dei servizi, sia per l’affluenza mensa che per i posti alloggio disponibili. Il 65 per cento del valore della produzione 2021 deriva da trasferimenti regionali e statali, per un totale di circa 61milioni di euro.

Quattro le voci dei ricavi: lo Stato, che eroga 30milioni di euro da un fondo integrativo ripartito tra tutte le Regioni, incrementato di oltre 4milioni per gli stanziamenti previsti dal decreto rilancio dello scorso anno; la Regione, con 12milioni di euro per le borse di studio e 14 per il funzionamento dell’azienda; le famiglie degli studenti, che contribuiscono con 15milioni e 600mila euro; i ricavi aziendali sui servizi erogati alla comunità studentesca.

Ancora altre voci: nell’anno 2020-2021 i vincitori di borsa di studio sono 14.904 ed i vincitori dell’alloggio 7079. L’azienda conta circa 400 dipendenti. Per quanto riguarda i servizi, le borse di studio sono in prima posizione, seguite dalle mense, dagli interventi sul trasporto pubblico e dai contributi culturali. Sul fronte dei costi, 58milioni sono destinati alle borse di studio, 27milioni ai servizi, oltre 13milioni alle spese per il personale, 3 milioni per gli acquisti di beni materiali.

La stima dei posti letto gestiti dal Dsu, per l’anno 2021, è pari a 4523, in incremento di 20 posti rispetto al 2020. La somma dei pasti erogati è di circa 300mila, di cui 215mila a distribuzione diretta.

Ancora uno spunto: in Toscana l’Azienda Dsu – anche durante la pandemia – è stata in grado di mantenere una buona parte di studenti in residenza e a garantire i servizi.

“L’azienda ha svolto un lavoro encomiabile durante la pandemia”, ha dichiarato in Aula la presidente Giachi, che ha ricordato come non ci siano rilievi al bilancio e che la Toscana “riesce a coprire tutto il fabbisogno di borse di studio: non c’è un richiedente che rimanga inascoltato e non ottenga il sostegno dell’istituzione”.

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