Incassato un ampio gradimento per l’opera realizzata in Via Masson, dall’artista la volontà di aprire un nuovo studio

Si è da pochi giorni conclusa con successo e grande affluenza, alla presenza del sindaco Alessandro Donati, la manifestazione ed il taglio del nastro di un’opera d’arte rappresentativa per la città di Colle di Val d’Elsa.

Si tratta de ‘Il Soffiatore’ di Maurizio Balducci, noto artista colligiano, posizionata al centro della rotatoria della Fabbrichina

Una scultura che è già entrata nel cuore dei colligiani, e che è sulla bocca di tutti.

L’opera è stata finanziata e donata da Conad; nello specifico dalla Società “ La Vetreria srl” del socio Andrea Pecorario

La statua in metallo cor-ten ed acciaio inox ha un forte valore identitario per la città e per la sua tradizione manifatturiera per eccellenza: il cristallo: un “elemento iconico”, come ama sottolineare l’artista, che vuole essere l’inizio di una riscoperta dell’elemento che ha reso famosa Colle.

Le sorprese però non finiscono qui: a breve sarà aperto uno spazio dedicato esclusivamente all’arte di Maurizio Balducci.

Infatti l’artista, colligiano doc, prosegue nel suo intento, e si auspica che anche il borgo e il castello, ovvero la Colle storica, abbiano la ripresa che meritano: da qui l’imput per creare proprio qui il suo studio personale.

Un altro gesto d’amore per Colle val d’Elsa, dove l’artista punta a radicarsi sempre più.

“Siamo in epoca di arte definita “contemporanea” ove il concetto è un valore essenziale. E’ espressione non capita da tutti, anzi, spesso comprensibile a pochi – afferma Balducci – Il mio intento è quello di rendere quanto più comprensibile il messaggio ritenendo che relazionarsi senza essere compresi sia del tutto inutile. Quando l’espressione artistica è ricca di contenuti e valori simbolici può essere rivoluzionaria; potente e dirompente come una cannonata. Ho, quindi, cercato di ideare un gesto di facile comprensione pur mantenendo un certo minimalismo e pulizia formale che mi contraddistinguono. Vorrei fosse fruibile a tutti nell’intento di suscitare ricordo, amore e senso di orgoglio ed appartenenza alla nostra città ed al lavoro”.

L’opera del Soffiatore possiamo dire che è stata un successo, riconosciuta dalla cittadinanza come rappresentativa, e questo al giorno d’oggi è tutt’altro che scontato.

“Non nascondo di essere lusingato per la fiducia accordata ma quello che più mi rallegra, da colligiano, è rappresentare un mondo del lavoro di cui vado fiero omaggiare a partire dai lavoratori, dalle aziende ai molatori fino ai commercianti – afferma Balducci – La felicità non è tanto la paternità dell’opera di cui sicuramente vado fiero ma, essendo colligiano, aver contribuito a sottolineare l’importanza di questa tradizione che ha avuto e, pur con mille difficoltà tutt’ora riveste, un ruolo fondamentale nell’economia del territorio e nell’aspetto socioeconomico. Il mio pensiero è rivolto anche a coloro che hanno dato la vita per questo”.

Paolo Moschi
Un etrusco con gli occhi puntati sulla Valdelsa. Aperto a tutto quanto si muove nelle città e nei paesi a nord di Siena, per raccontare la vitalità di terre antiche e orgogliose, ma anche dal cuore grande

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