Attività e progetti della compagnia teatrale senese nella stagione estiva post Covid

Il teatro è per sua natura collettivo, fisico: “E’per noi relazione, è comunità. Si fanno le compagnie di teatro – racconta Margherita Fusi, presidente della senese Topi Dalmata – perché la compagnia sta insieme, sta unita; stando a distanza ci siamo dovuti ingegnare”.

Ci sono dei progetti e poi arriva il lockdown. C’è la collettività e poi arriva il distanziamento.

E allora, nell’immobilità e nella lontananza imposte, i Topi Dalmata si sono comunque mossi sulle lunghe gambe della creatività.

Il primo passo è stata l’individuazione di un nuovo punto di osservazione sul mondo, indagarlo in modo diverso raccogliendo visioni plurali di esso dall’interno delle mura domestiche: è nata così l’idea del Toposcopio, titolo di una serie di video che porta lo stesso nome dello strumento scientifico capace di indicare direzioni e distanze. Visibili sul canale appositamente creato, TopiDalmataChannel, si sono susseguiti ogni giorno video di racconti diversi: dalle ricette alla scienza spiegata ai bambini, dalla storia alle letture per grandi e piccoli e che hanno coinvolto, nella realizzazione, le molteplici voci degli attori della compagnia, degli allievi, dei ragazzi, degli adulti e degli anziani condividendo ognuna le proprie conoscenze con gli altri.

Un modo per fare relazione e comunità anche a distanza ma anche un incitamento, per gli allievi prima e per i pubblici poi, nel mantenere alta l’attenzione sulle attività della compagnia che, con vitalità, ha predisposto nello stesso tempo progetti per il domani in vista di un lento, graduale – ancora futuro ma felice – ritorno alla normalità. 

Quello odierno sarebbe stato il periodo dei saggi e lo si affronta nella consapevolezza dell’impossibilità di poter fare lo spettacolo finale: ma l’importante, ci dice Margherita Fusi, è mantenere un obiettivo. Negli spazi aperti della città dove si può, secondo le norme, tenere la distanza fisica, la compagnia ha iniziato allora ha girare scene e momenti degli spettacoli già in programma, molti dei quali rappresentati opere teatrali di Shakespeare.

Personaggi e istanti dell’Amleto, di Sogni di una notte di mezza estate, di Le allegre comari di Windsor diventano i soggetti principali di teaser, video brevi, definibili come una versione ridotta di un trailer, in cui il montaggio rapido di brevissimi spezzoni ha la finalità di suggestionare e incuriosire gli spettatori durante la visione. Un modo affinché il pubblico fruisca del lavorio di tutta la compagnia teatrale di questo periodo e una testimonianza che resterà anche quando si tornerà a fare lo spettacolo vero e proprio.

Nell’attesa di tornare in scena si pianifica l’estate e, quella pensata dai Topi Dalmata, è scandita da una serie di attraenti attività pensate da farsi col corpo ma soprattutto con la fantasia, l’ingegno e l’intelligenza.

Nella cornice della Fortezza Medicea, ad esempio, prenderà vita l’Accademia delle Belle e Buone Arti: laboratori per bambini che abbracceranno, ogni giorno, un’arte diversa partendo dal teatro, grande filo conduttore di tutti i lavori. Quindi la danza, la musica, ma anche le regole del galateo. 

Sempre all’aperto, ma nella natura del bosco di Geggiano, è in programma la rappresentazione delle avventure di Cipollino, omaggio a uno degli scritti di Gianni Rodari, proprio in concomitanza del centenario della nascita dell’autore.

I bambini saranno i protagonisti anche di un ulteriore progetto estivo, quello che, più degli altri, più sembra essere stato influenzato dagli eventi dei mesi appena trascorsi. Si tratta della creazione di strisce radio per incoraggiare e motivare all’alfabetizzazione digitale degli anziani: saranno i bambini a spiegare loro, attraverso appositi tutorial, il funzionamento base dei social network o dei dispositivi di comunicazione odierni. Per la prima volta nei panni di insegnanti, i più piccoli seguiranno temi ogni giorno diversi improntando le loro lezioni sullo stimolo dato dalle domande che i nonni porranno loro. E poi la musica, quella di ora e quella di allora.

Silvia Priscilla Bruni – Margherita Fusi
TOPI DALMATA

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