Venerdì 8 luglio dalle 20 alla Limonaia del Tribunale Civile

Venerdì 8 luglio 2022 alle ore 20, Domenico Fargnoli, psichiatra e artista presenterà alcune opere di video arte a Siena, presso la Limonaia del Tribunale Civile, via del Romitorio 4, seguite da un incontro sul tema “Videoarte: aspetti storici e interpretativi. Presentazione di opere”:

Le tre proiezioni fanno parte di una ricerca artistica che Domenico Fargnoli sta conducendo da diversi anni: La ballerina (2007) Rainforest (giugno 2022) e Folded Hands (giugno 2022).

Nel primo video la ballerina Elisa Ramirez danza in uno spazio pittoricamente progettato che esalta la sensualità e il movimento del corpo femminile, mentre gli altri due, girati all’interno della recente mostra personale alla Galleria Tornabuoni Art a Firenze, nel mese di maggio 2022, rappresentano una foresta, una selva al di fuori degli stereotipi della cultura occidentale che l’ha vista come il luogo dello smarrimento e della perdita della ragione.

L’incontro sarà l’occasione per parlare delle radici storiche della video-arte e dei suoi legami con le avanguardie artistiche dei primi del Novecento: Dadaismo, Surrealismo e Futurismo.

Verrà affrontato anche il tema di una critica dei contributi di video artisti come Bill Viola e Shirin Neshat soprattutto dal punto di vista dei contenuti, andando oltre un approccio puramente formale.

In merito alle ultime due realizzazioni che si riallacciano alla mostra presso la Galleria Tornabuoni Art, si parlerà del nesso esistente fra deforestazione e genocidio degli indigeni e la mentalità che è alla base anche della Kriegideologie che genera ed esalta la guerra e la morte. Scrive l’artista : “… all’inizio è la reazione alla luce a renderci umani… Alla nascita l’uomo non ha l’istinto di morte, non conosce la violenza.

Deforestazione, pandemia e guerra: come convivere oggi con prospettive e realtà divenute catastrofiche? La distruzione dell’ambiente che libera virus mortali e la guerra sono il punto di arrivo di un delirio autodistruttivo che rischia di risultare incomprensibile. Delirio collettivo altamente contagioso. L’arte è testimonianza dell’esistenza e sopravvivenza dell’umano in momenti drammatici; dipingere allora con la mente cioè con la luce. Una luce  che non si spegne ma che dà alle immagini la trasparenza attraverso cui filtrano e possono acquistare un senso anche le vicende più terribili. “Bisogna avere il coraggio di vedere la poesia là dove gli altri non la vedono, di farla nascere là dove gli altri di solito l’uccidono”. L’arte contrasta l’annullamento di ogni significato in un mondo in cui non sappiamo se continueranno ad abitare gli uomini”.

L’incontro è organizzato da Delio Cammarosano del Tribunale Civile di Siena con la collaborazione dell’Associazione culturale Senza Ragione con sede a Siena e a Firenze.

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