Hanno deciso di chiudere ancora prima del nuovo decreto festività, è la scelta responsabile presa dai gestori del Papillon e del Vanilla

Sono tempi difficili per i gestori dei locali da ballo, costretti a chiudere ancora una volta a causa dell’aumento vertiginoso dei contagi e, di conseguenza, delle misure previste dal decreto festività. Una forma precauzionale che coscienziosamente, i titolari avevano già intrapreso prima dell’ufficialità da parte del Governo il quale ha deciso, in ultima battuta, di sospendere fino al 31 gennaio l’attività delle discoteche e delle sale da ballo. Una condizione che i gestori di alcune discoteche senesi avevano captato vista la decisione precoce di annullare tutti gli eventi in programma, compreso Natale e Capodanno.

“Abbiamo deciso di chiudere già la scorsa settimana per un senso di responsabilità dato che i contagi stanno aumentando – ha detto Ciccio Minucci, titolare del Papillon –. Speriamo, visto che molti titolari già avevano fatto questa scelta, che chi ci governa si metta una mano sulla coscienza perché per l’ennesima volta stiamo subendo un danno economico. In questi due anni – ha raccontato – la nostra categoria è stata a tutti gli effetti abbandonata. Adesso quindi c’è solo da sperare nel buon senso di chi ci governa, perché passeremo un Natale molto brutto dal punto di vista economico. Se ci saranno degli aiuti? Ben venga, ma non ci aspettiamo niente ormai. Mi auguro – ha concluso – che prima o poi ci sia una convergenza”.

Anche il Vanilla aveva intrapreso la stessa strada informando della scelta, ormai resa ufficiale dal decreto festività, di sospendere l’attività. I titolari avevano così postato: “Comunichiamo ufficialmente che a partire da oggi 23 dicembre 2021 fino a nuovo avviso, tutti gli eventi in programma presso la discoteca Vanilla saranno annullati. Per quanto il nostro locale avesse adottato tutte le precauzioni in materia di prevenzione al virus, l’accelerazione improvvisa degli ultimi giorni ci ha impedito di proseguire nei nostri programmi. E’ una decisione che abbiamo preso con tutta la maturità necessaria, ma la repentina ascesa dei contagi a livello internazionale non poteva permettere oltre nell’ottica della salvaguardia della salute pubblica. Ci rivedremo presto – hanno promesso -. Stay tuned!”.

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