“La trattativa tra il Mef e Unicredit? Non è ancora detto che sia saltata”
E’ cominciato questa sera da Siena, per la precisione dal Santa Maria della Scala, il tour nazionale di Alessandro Di Battista intitolato “Su la testa, incontriamoci in giro per l’Italia”. Accompagnato all’ex sottosegretario all’economia Alessio Villarosa, Di Battista ha scelto di partire dalla città del Palio per via delle ultime vicende legate alla sfumata cessione di Mps a Unicredit.
“E’ un momento estremamente grave per l’Italia – afferma Di Battista -. Voglio dare il mio contributo parlando di tematiche di cui nessuno si interessa più. Draghi, ad esempio, non può certo parlare del fallimento del sistema bancario, visto che è lui uno dei principali artefici. Quando era a Bankitalia ha avallato l’acquisto di Antonveneta, che ha trascinato Mps in questa situazione. Nessuno però vuole ricordarlo, perchè c’è lo stesso clima dei primi mesi del Governo Monti. I soldi che il Governo aveva investito nell’accordo con Unicredit per salvare Mps sono più di quelli messi per l’ultima finanziaria. Per le banche ci sono i soldi, ma per lo stato sociale no”.
“Non conosco i dettagli della trattativa – spiega Di Battista, ma è evidente che Orcel chiedesse ancora di più. Ma non è detto che l’operazione sia tramontata, poi vedremo. Personalmente sono contrario a queste fusioni bancarie, perchè questi colossi sarebbero capaci speculare senza limiti. La soluzione per Mps? Innanzitutto chiedere una proroga, poi farla diventare una banca pubblica d’investimento nel settore green per le piccole e medie imprese. David Rossi? Sono convinto che non si sia suicidato, anche sulla base delle inchieste giornalistiche delle Iene. Sono felice che Carolina Orlandi sia qui stasera. Siena 5 Stelle? So che non hanno avuto la certificazione, ma non era responsabilità mia”.
Le parole di Alessandro Di Battista e Alessio Villarosa