Nota congiunta dei dirigenti provinciali del partito Mattia Savelli, Gianfranco Maccarone e Emanuele Andreucci

Si moltiplicano le risposte e le reazioni alla proposta proposta che individua Pienza e Trequanda come aree idonee allo smaltimento di scorie nucleari.

“178 ettari tra Pienza e Trequanda potenzialmente idonei ad ospitare il deposito nazionale dei rifiuti radioattivi, un vero e proprio scempio, dichiarano Mattia Savelli, Gianfranco Maccarone e Emanuele Andreucci dirigenti provinciali di Fratelli d’Italia in una nota congiunta.

“La notizia, apparsa su alcune testate locali – prosegue la nota -, secondo cui la Sogin, società statale incaricata dello smantellamento degli impianti nucleari italiani e della gestione e messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi, avrebbe individuato alcune aree idonee alla creazione di depositi per rifiuti radioattivi tra le quali risulta una porzione di territorio compreso tra i comuni di Pienza e Trequanda desta non poche preoccupazioni.

Ci teniamo a sottolineare che l’inserimento dell’area tra quelle dichiarate idonee non significa che sicuramente vi sarà creato un deposito però il rischio c’è e vogliamo che Regione ed enti locali, che saranno chiamati a partecipare alle consultazioni, si dichiarino fermamente contrari a questa ipotesi.

La zona in questione si colloca nella Val d’Orcia, patrimonio Unesco per il connubio tra territorio e cultura” – continua la nota – “un sito di stoccaggio di questi rifiuti radioattivi sarebbe uno schiaffo ad una delle perle della nostra Nazione.

Tale eventualità è, a nostro avviso, da scongiurare perché da un lato potrebbe rappresentare un forte rischio per la salute della popolazione residente nei pressi del sito e, dall’altro, si andrebbe a danneggiare un territorio noto in tutto il mondo non solo come meta turistica ma anche per le sue eccellenze enogastronomiche con conseguente impatto negativo sulle attività produttive e ricettive”.

Conclude la nota: “Per tali motivi rivolgeremo il nostro impegno per tutelare l’area ed opporci fermamente a questo progetto, al fine di tutelare la salute dei cittadini e l’economia del territorio.”

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