Attualmente congelata la questione del Monte dei Paschi di Siena per via della crisi di Governo. Il sindaco: “Draghi c’era all’epoca dei fatti”

Con la crisi di governo in atto, tutta la questione che gira intorno alla banca Monte dei Paschi di Siena, è attualmente sospesa in attesa di risposte da Roma. Il possibile nuovo Presidente del Consiglio, Mario Draghi, non ha ancora formato il nuovo esecutivo: “Io sono in attesa come tutti i cittadini di sapere chi andrà al Mef – ha detto oggi a margine dell’inaugurazione del Cag a San Miniato il sindaco di Siena Luigi De Mossi.

“Non è un segreto che sono stato a Roma per incontrare i rappresentati del Mef – ha detto De Mossi – per mettere sul tavolo delle proposte operative, ma ciò è successo quando c’era un assetto dal punto di vista governativo”. L’incontro è infatti avvenuto a fine dicembre anche con altri rappresentanti istituzionali del territorio. “In quel momento i tempi di reazione erano molto stretti, perciò è stato subito convocato un consiglio comunale per avere un’indicazione precisa da parte della città e da parte di tutte le forze politiche, di quello che doveva essere l’orientamento nei confronti di questa vicenda. È uscito poi un ordine del giorno ben preciso che dava mandato al sottoscritto di interloquire con la Fondazione, cosa che ho fatto, ma che avevo già fatto con due lettere distanziate nel tempo richiedendo la causa per quanto riguarda gli aumenti di capitale“. Il riferimento è all’azione giudiziale che il sindaco ha indicato alla Fondazione per 3,8 miliardi di euro.

Il sindaco si è poi espresso sul possibile arrivo di Mario Draghi come nuovo Presidente del Consiglio: “Io credo che abbia una competenza altissima e quindi chiunque vada al dicastero delle finanze e dell’economia dipenderà totalmente dalle sue scelte. Credo che avocherà a se poi tutte le vicende bancarie, fra cui questa visto che tra l’altro la conosce perché all’epoca era governatore della banca di Italia”.

Di seguito l’intervista per Gazzetta di Siena al Sindaco Luigi De Mossi.

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