Il sindaco di Siena LUigi De Mossi tuona contro il governo. “Restrizioni a Siena? Prima di limitare la libertà individuale vediamo come si evolve la situazione”

“Prima di limitare la libertà individuale, voglio verificare l’andamento della situazione sanitaria”. Così il sindaco di Siena Luigi De Mossi, in un video diffuso da Palazzo Pubblico, in relazione all’ultimo Dpcm firmato dal presidente del consiglio Giuseppe Conte.

“Un atto – continua il sindaco – che meritava forse un anticipo sicuramente più ampio, le persone si devono anche organizzare. Sarebbe stato opportuno che fosse uscito molto prima per fare adeguare le persone in maniera migliore. Quando siamo così invasivi nell’ambito della libertà personale bisogna essere chiari. Le vecchie leggi, a partire della Costituzione, hanno un grande pregio: sono trasparenti. La normativa attuale generale e il Dpcm in particolare non sono così. Non si capisce a chi tocca la responsabilità per le restrizioni: all’autorità sanitaria, al rappresentante del governo sul territorio, alle forse dell’ordine. Anche questo aggiunge confusione a confusione. Personalmente mi assumo tutte le responsabilità del caso, però in questa incertezza assoluta, il governo ci doveva dare delle indicazioni precise”.

“Hanno ragione – tuona De Mossi – i sindaci che si sono indignati. Siamo stati fedeli esecutori del governo, senza polemiche politiche, ora basta. Bisogna che il governo si assuma le responsabilità, se non è possibile, possono anche andare a casa. Si sta parlando di un presidente del consiglio non eletto, ma nominato”.

Il primo cittadino si è soffermato anche sulla possibilità, data dal nuovo Dpcm, di intervento da parte dei sindaci sulle zone ritenute “a rischio” di assembramento. “Restrizioni aggiuntive? – conclude il sindaco – Voglio capire bene l’evoluzione della situazione, prima di restringere la libertà individuale a favore della salute. Poi prenderò le decisioni e le comunicherò alla cittadinanza”.

Le parole del sidnaco Luigi De Mossi.

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