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Senza gli sviluppi scientifici non c’è progresso. Senza la ricerca, lo abbiamo imparato più che mai nell’ultimo periodo, non si può davvero dire di restare al passo coi tempi e di garantire il benessere della popolazione. Lo sa bene l’Associazione Katiuscia, che da quasi vent’anni realizza a Casole d’Elsa serate di raccolta fondi da destinare al reparto di Ematologia e Trapianti dell’Ospedale Le Scotte di Siena.

La più recente, organizzata sabato 25 luglio grazie al prezioso contributo del Circolo di Cavallano, che ha messo a disposizione gratuitamente la struttura, ha permesso di raccogliere oltre 3mila euro.

Come ogni anno, volontari e volontarie si sono dati da fare per garantire a tutti i partecipanti una cena abbondante con prodotti del territorio e una gara a premi, generosamente offerti dalle attività della zona.

Durante la serata ha preso la parola l’assessore alla Cultura del Comune di Casole d’Elsa Vittoria Panichi, che ha portato i saluti dell’Amministrazione comunale e ha ricordato con quanta serietà, competenza e umanità lavorano le persone del reparto senese. Ha portato i propri saluti anche Flavio Montomoli, presidente della società di mutuo soccorso del Circolo di Cavallano, da sempre disponibile alla realizzazione di eventi e manifestazioni di solidarietà.

«Devo dire che la serata è andata davvero bene – ha commentato la dott.ssa Tamara Lapucci, presidente dell’Associazione Katiuscia -. Nonostante il periodo sia molto complicato, abbiamo raccolto oltre 3mila euro, che abbiamo versato in banca il lunedì successivo. Ci siamo dati da fare per cercare di distanziare le persone: abbiamo cambiato menu, abbiamo servito ai tavoli senza il buffet, abbiamo misurato la temperatura a tutti i partecipanti per garantire un adeguato livello di sicurezza. Abbiamo anche dovuto mandare via delle persone perché non c’erano gli spazi sufficienti. Questo vuol dire che, a distanza di quasi vent’anni, il nostro progetto continua ad avere la sua ragione di esistere».

L’Associazione Katiuscia è nata nel 2001 per esaudire il desiderio di Katiuscia Pietroni, giovane casolese che ha perso la vita giovanissima e che avrebbe voluto fare qualcosa per le persone affette da malattie del sangue come lei.

«Le persone continuano a partecipare alle nostre serate – ha aggiunto – forse anche grazie alla presenza di alcuni rappresentanti del reparto di Ematologia, che ogni volta illustrano i loro progetti. All’inizio ci siamo concentrati sull’acquisto di beni materiali per il reparto, dagli arredi delle stanze sterili agli apparecchi per sanificare le stanze. Ultimamente invece abbiamo impiegato i nostri fondi per finanziare la ricerca. Durante la serata infatti ha preso la parola Corrado Zuanelli Brambilla, giovane medico che, proprio grazie alla nostra associazione, ha avuto la possibilità di studiare una tecnica innovativa a New York. Quest’anno, a beneficiare delle risorse raccolte, sarà la dott.ssa Ilaria Ferrigno».

«Ci tengo a ringraziare ancora una volta il Circolo di Cavallano – ha concluso la presidente dell’Associazione Katiuscia -, che è la casa che sempre ci accoglie. L’idea è partita da loro, sempre disponibili a dare una mano».

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