L’allarme di Ires-Cgil: “Situazione che penalizza i redditi medio-bassi e il lavoro dipendente”

Crolla il potere d’acquisto per 1.2 milioni di lavoratori dipendenti toscani da 1.870 euro annui in media nel 2022. Si impenna l’inflazione regionale, già stimata all’8,7% a settembre, con un aumento del 10% per i beni alimentari e la rata del mutuo per la casa che schizza di 218 euro. Questi i dati riportati da Ires Toscana per la Cgil che confermano un aumento dei prezzi e un rallentamento della crescita economica e dei consumi.

“E’ una situazione che penalizza molto di più i redditi medio-bassi e il lavoro dipendente”, ha affermato Gianfranco Francese, presidente di Ires Toscana. “I dati parlano chiaro – aggiunge Dalida Angelini, segretaria generale della Cgil Toscana -. Ad aprile scorso avevamo proposto una 14esima mensilità per i lavoratori: oggi siamo a dire che una sola mensilità non è sufficiente”.

Per combattere l’inflazione il sindacato rilancia proposte come “l’aumento di stipendi e pensioni; l’introduzione del salario minimo e una legge sulla rappresentanza; il superamento della precarietà; una vera riforma del fisco; garantire e migliorare una misura universale di lotta alla povertà, come il reddito di cittadinanza; la sicurezza nei luoghi di lavoro; un tetto alle bollette; un piano per l’autonomia energetica fondato sulle fonti rinnovabili”.

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