In una nota stampa Bruno Valentini ha parlato della crisi sull’approvvigionamento dell’acqua che sta intessendo la città di Siena. Ecco cosa ha detto e cosa chiede al sindaco di Siena.

“Il cambiamento del clima sta provocando frequenti crisi nell’approvvigionamento di acqua potabile anche in Toscana- l’acqua potabile per la città di Siena è fornita dall’acquifero del Monte Amiata tramite la Dorsale del Vivo e, in maggior parte, da risorse locali sotterranee provenienti dal campo pozzi del Luco (Sovicille), con crescenti criticità  – da anni si sta tentando di collegare l’area senese e la città di Siena al grande invaso del Montedoglio (Sansepolcro) per integrare le risorse disponibili che non garantiscono più una sufficiente sicurezza per la disponibilità di acqua potabile, in particolare nel periodo estivo, anche per la concomitanza di un grande afflusso turistico- il principale ostacolo a tale investimento è sempre stato l’alto costo necessario per la realizzazione di tubazioni che si colleghino a quella parte del sistema idraulico già connesso con l’invaso del Montedoglio – è in corso di realizzazione un Accordo di Programma fra i due Ato “Alto Valdarno” e “Ombrone” (nel quale è inserito il Comune di Siena)  per estendere il collegamento esistente fino a Sinalunga e Rapolano – nel 2011 fu stilato un Accordo di Programma detto dell’ Anello Senese, rimasto però inattuato, fra i Comuni dell’area senese (Siena compresa) e la Regione Toscana per portare l’acqua del Montedoglio – l’obiettivo di quest’ultimo Accordo era anche quello di aggiungere alle risorse idriche raccolte in un potenziato serbatoio di Montarioso (e da lì verso la parte settentrionale della provincia di Siena) l’acqua proveniente dall’invaso del Montedoglio che per le sue caratteristiche avrebbe consentito sicurezza nell’approvvigionamento e un deciso miglioramento della qualità- il direttore dell’Autorità Idrica Toscana Alessandro Mazzei ha recentemente dichiarato alla Nazione che attraverso il PNRR stanno arrivando importanti finanziamenti per portare l’acqua dell’invaso di Montedoglio verso zone scoperte delle province di Siena ed Arezzo – la città di Siena è al momento esclusa dagli investimenti finanziati e quindi il collegamento col Montedoglio arriverà solo fino a Rapolano, mentre è chiaro che è sempre più importante collegare i tanti acquedotti esistenti, ora scollegati fra loro e quindi più soggetti a crisi da siccità”.


“Si chiede al Sindaco perché il comune di Siena è rimasto escluso da un investimento strategico come il collegamento con l’unica importante fonte di approvvigionamento idropotabile che nel medio periodo è disponibile in tutta la Toscana meridionale- se ci sia adeguata consapevolezza sui rischi che corre la città di Siena e l’area circostante relativamente a possibili emergenze idriche che i cambiamenti climatici stanno rendendo ricorrenti in Italia ed in Toscana”.

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