Draghi convoca il Cts per domani. Sul tavolo l’ipotesi dell’isolamento ridotto a 5 giorni per i vaccinati

Il governo Draghi riflette sulle norme relative alla quarantena e convoca per domani 29 dicembre il Comitato Tecnico Scientifico per decidere sulla riduzione dei tempi di isolamento.

La decisione avverrà valutando i numeri del contagio e delle terapie intensive da variante Omicron, che sembrerebbe causare disturbi lievi a nove persone su dieci. Pare dunque che la variante sudafricana, rispetto alla Delta, sia sei volte maggiore sul piano della trasmissibilità, ma più debole dal punto di vista della malattia.

L’immunologo e virologo Guido Silvestri, in un’intervista rilasciata ieri al Corriere della Sera, ha dichiarato che il virus sembra “raffreddorizzarsi” nei positivi vaccinati, aggiungendo anche: “I dati sembrano incoraggianti: in Sudafrica ci sono mezzo milione di malati e pochi decessi. Giorno dopo giorno i dati non peggiorano. Mortalità allo 0.28% rispetto al 2,5-4% all’inizio della pandemia. E lì c’è solo il 42% dei vaccinati”. Secondo il professore della Emory University di Atlanta “oltre a vedere che il virus è meno bravo a infettare i polmoni. Il virus sembra specializzarsi nell’attacco delle altre vie respiratorie, mentre diventano rari i casi di polmoniti soprattutto tra i vaccinati”.

Secondo le prime informazioni si potrebbe ottenere una riduzione del periodo di isolamento fino a 3-5 giorni per coloro che sono entrati in contatto stretto con positivi e si sono sottoposti al vaccino, in opposizione agli attuali 7 giorni di quarantena obbligatori per i vaccinati e 10 per chi ancora non si è sottoposto alla somministrazione del siero.

Procedure utili per limitare i danni che l’aumento esponenziale dei positivi degli ultimi giorni (30.810 nuovi casi soltanto ieri) possa mandare definitivamente in tilt il paese. Mentre già da diversi giorni le Asl denunciano una mancanza di personale per fronteggiare il carico di lavoro giornaliero, dichiarandosi incapaci di eseguire un tracciamento completo dei nuovi positivi; con il risultato che molti sfuggono al tracciamento o alla quarantena.

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