L’assessore all’economia Marras ha incontrato il mondo del terziario, mobilitato in tutti i capoluoghi toscani con un decalogo alle Prefetture

Anche a Firenze, come in tutti i capoluoghi toscani con l’aggiunta di Viareggio, il mondo del terziario è sceso in piazza nella giornata del primo marzo, per chiedere di riaprire e trovare un punto di equilibrio tra la sicurezza (di tutti) e la ripartenza e la tutela di un settore economico fermo oramai praticamente da un anno. Le associazioni di categoria – Confcommercio e Confercenti – hanno consegnato un documento in dieci punti da recapitare al Governo nelle prefetture cittadine, mentre a Firenze si sono fermati anche sotto il palazzo della Regione, da cui è sceso in piazza l’assessore Marras. 

“Una  rappresentazione plastica di quante famiglie siano costrette a vivere nelle restrizioni e nelle difficoltà e che hanno invece voglia di ripartire e di lavorare” ha commentato l’assessore all’economia della Toscana, Leonardo Marras, che ha incontrato i commercianti in piazza del Duomo a Firenze.
  
La proposta più risolutiva rimane quella di una vaccinazione di massa contro il Covid-19 – ha spiegato l’assessore – perché, senza vaccini, trovare un punto di equilibrio tra la libertà di iniziativa e dunque la socialità ritrovata e la sicurezza e il distanziamento per ridurre i contagi è difficilissimo. Lo si vede in questi giorni, in cui in tutta Italia sono ripresi a correre i contagi: con condizioni imprevedibili, durata incerta di questa fase e l’impossibilità quindi di poter programmare qualunque cosa, il che mette in difficoltà soprattutto chi deve fare i conti con costi fissi che viaggiano e condizioni di ripresa che non si conoscono”. 

Diversamente da Siena, dove la piccola delegazione delle associazioni di categoria si è recata in prefettura, nel capoluogo di regione i commercianti hanno sfilato affidando ai cartelli le loro richieste e preoccupazioni: il lavoro come diritto, la salvezza delle imprese, un futuro per il settore, i debiti accumulati con le banche e ristori adeguati

Sui ristori come Regione abbiamo cercato di dare un piccolo segnale, sicuramente non risolutivo, ma ci siamo mossi e proveremo a fare altrettanto di nuovo, a beneficio di tutto il settore turistico che maggiormente ha sofferto e soffrirà ancora la crisi innescata dalla pandemia” ha ricordato Marras. La Regione ha impegnato infatti a gennaio oltre venti milioni con due diversi bandi con ristori da 2500 euro per gli esercizi con perdite di almeno il 40%. Le richieste sono state inferiori alle risorse a disposizione e circa nove milioni non spesi saranno adesso riprogrammati.   

“Ma se dobbiamo cercare un punto di equilibrio tra sostegno all’economia e salute dei cittadini è evidente – ha concluso Marras – che è la copertura che arriva dai vaccini l’unica risposta. Occorre accelerare il più possibile, pretendere e produrne anche autonomamente, se necessario. Dobbiamo arrivare a gradi di vaccinazione molto più intensi di quelli registrati oggi. La Toscana ha messo in campo tutto quello che può servire, i servizi sanitari sono pronti e per noi sarebbe facile vaccinare tanta più gente se ci fossero più vaccini a disposizione”. Prevenendo, a quel punto, i contagi che oggi impongono restrizioni. 

Francesca Bonelli Grisostomi
Scrivere sempre, scrivere nonostante, scrivere e basta. ᴄ̴ᴏ̴ɢ̴ɪ̴ᴛ̴ᴏ̴ sᴄʀɪʙᴏ ᴇʀɢᴏ sᴜᴍ

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui