Il presidente della Regione Giani: “Su Gsk siamo a disposizione, le multinazionali sfuggono alle logiche pubbliche”
A margine del Tuscany Camp ad Ampugnano (“Una vetrina mondiale” ha detto Giani), il governatore della Regione Toscana Eugenio Giani è tornato sulla campagna vaccinale anti Covid e anche sulla possibilità che sia Gsk a Rosia a produrre vaccini. Passaggio anche sugli anticorpi monoclonali di Tls.
“Sulla campagna di vaccinazione, non stiamo semplicemente recuperando – ha detto Giani – abbiamo una situazione d’eccellenza in Toscana, ce ne dà atto il sito del governo: più oggettivo di quello…La Toscana è prima nelle vaccinazioni nelle Rsa, prima per il personale sanitario. Siamo decimi con il 68 per cento con le somministrazioni di prime dosi per gli over 80, abbiamo vaccinato più di 215mila over 80 su 320mila totali. Siamo secondi in assoluto per le vaccinazioni 70-79 anni, con 129mila dosi pari al 31 per cento. Siamo anche fra i primi fra gli insegnanti e devo dire che stiamo procedendo con grande equilibrio nelle scelte per i particolarmente fragili”.
“Con i medici di base – ha spiegato ancora Giani – collaboriamo quotidianamente, le procedure sono fissate a livello nazionale. Li voglio ringraziare, si è creato un ottimo rapporto. L’obiettivo è arrivare a coprire gli over 80 entro il 25 aprile, come avevamo detto”.
“Produrre il vaccino nello stabilimento di Gsk a Rosia? – ha spiegato ancora Eugenio Giani – Ci stiamo lavorando sia a livello regionale che soprattutto a livello nazionale, con il ministro Giorgetti in prima fila. Le multinazionali sfuggono a qualsiasi decisione delle autorità pubbliche, ma noi restiamo a disposizione. Il tema dei vaccini ci investirà almeno per i prossimi tre anni, sarebbe importante che l’Europa riacquisisse centralità. Una cosa la rivendico: con la Regione e il Comune di Siena stiamo sostenendo Tls e non sottovalutiamo il fatto che da giugno ci saranno 100mila dosi a disposizione dell’anticorpo monoclonale creato dal laboratorio di Rino Rappuoli”.
L’intervista completa a Eugenio Giani.
