La conferma del presidente della Regione Toscana: “La provincia di Siena ha dati borderline”

“La provincia di Siena ha dati borderline, vicini alla zona rossa”. Lo ha confermato Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana . La decisione sulla “zona rossa” per un’altra settimana sarà presa questa sera, nella riunione con i sindaci prevista per le 21,15.

“La Toscana rimane in zona arancione – ha precisato Giani – ma per evitare in futuro situazioni di maggiore contagio, il Dpcm dà la possibilità al presidente della Regione sia di disporre le zone rosse in alcuni comuni, sia di chiudere le scuole in alcuni comuni. La prima riunione del Comitato d’emergenza scolastica si è conclusa, ci sono alcuni territori che avranno le scuole chiuse. Lavoreremo fino a stasera per alcuni territori: provincia di Siena, zona dell’empolese e provincia di Prato. I provvedimenti scatteranno per tutti da lunedì prossimo. Generalmente siamo in zona arancione”.

“In alcuni territori si è resa necessaria la zona rossa – ha aggiunto Giani -. A Pistoia, per esempio, è stata presa la decisione di rimanere in questa zona. Provvedimento duro, ma preso con consapevolezza. Il limite dell’indice è 250 casi ogni centomila abitanti, ci sono territori che sono davvero al limite. I dati sono borderline in provincia di Prato, dove l’indice 250 e Siena, dove l’indice è 252, mentre Pistoia è come detto in zona rossa, avendo un indice di 378. A questo si aggiungono Comuni che saranno sicuramente in zona rossa: Cecina e Castellina Marittima, confinante con Cecina”.

“Per i provvedimenti sulla scuola – ha spiegato Giani – ci sono 76 Comuni che superano l’indice di 250. Fra questi ci sono Castelnuovo Berardenga e Gaiole in Chianti: nel primo Comune le scuole saranno chiuse, nel secondo no. Ci saranno altri Comuni che chiuderanno scuole: ad esempio Siena e Arezzo le chiuderanno”.

Le parole di Eugenio Giani.

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