La quotidianità dei volontari della Misericordia di Siena ai tempi del Covid

“Iddio ve ne renda merito”. Si legge così su uno dei tanti mezzi della Misericordia di Siena, assieme alla data “1250”, anno in cui, secondo la storia, sorse la Casa della Misericordia, antico ospedale ed ente caritativo volto ad alleviare le sofferenze dei bisognosi su iniziativa del Beato Andrea Gallerani.

Di certo questo è un periodo molto particolare per i volontari e l’Arciconfraternita di Misericordia (qui il sito). Le tantissime attività portate avanti non hanno subito rallentamenti nonostante il Covid e l’associazione sta proseguendo in quelle che sono l’identità e la missione.

“E’ un periodo particolare per l’associazione – ha raccontato a Gazzetta di Siena il Provveditore Andrea Valboni – ma grazie alla grande generosità dei nostri volontari, all’impegno e all’abnegazione di tutti stiamo riuscendo a portare avanti tutte le nostre attività. Abbiamo anche avuto diverse nuove adesioni, segno che pur in un periodo di grande emergenza e crisi, si sono scoperti valori importanti come il mutuo soccorso e la solidarietà”.

Insieme ad alcuni volontari abbiamo provato a raccontare le attività quotidiane della Misericordia, compresa la Bancarella della solidarietà, impegnata più che mai in questi mesi a consegnare pacchi alimentari per i bisognosi. Abbiamo anche descritto i servizi di assistenza e di soccorso, che hanno procedure molto particolari all’epoca del Covid 19.

Le immagini realizzate con la Misericordia di Siena.

Le immagini di Luca Lozzi.

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