L’assessore al turismo e al commercio a “Un Caffè in Comune”: “Si vive un clima di eccessiva incertezza”

Turismo e ripresa, in un clima di eccessiva incertezza. L’assessore al turismo e commercio del Comune di Siena Alberto Tirelli ha fatto il punto della situazione durante la puntata di “Un Caffè in Comune”, il format del martedì di Gazzetta di Siena.

“Nelle ultime sedute della giunta del 2020 – ha raccontato – abbiamo preso delle decisioni collegiali per venire incontro alle attività senesi. Abbiamo prorogato alcune iniziative per dare attenzione in maniera particolare nei confronti delle attività di somministrazione e dei ristoratori della città. Volevamo prorogarle fino alla fine del 2021, ma sperando che questa pandemia termini prima ci siamo fermati a giugno. Diamo la possibilità a queste attività di programmare le loro aperture, anche perché mancano indicazioni certe dal governo ed è questo che gli operatori economici scontano sulla loro pelle”.

“Una delle decisioni – ha spiegato Tirelli – è quella di poter permettere a tutte le attività di avere a disposizione uno spazio esterno, in modo tale da accogliere gli utenti in una situazione adeguata rispetto a una situazione di emergenza. Questo permette anche a chi viene di vedere una città diversa, più accogliente: abbiamo riscontrato nel 2020 una passaparola positivo in questo senso”.

Fra le altre iniziative il contributo riservato ai ristoratori fuori dal centro storico di Siena. “Si tratta di un segnale di attenzione – ha detto Tirelli -, abbiamo riservato un contributo di 1200 a parziale rimborso di alcune spese. Vuole essere un piccolo segnale da parte dell’amministrazione. Le poche iniziative che durante il 2020 siamo riusciti a fare sono tutte state fatte nel centro storico e quindi con la giunta abbiamo dato un segnale anche a questa categoria. Abbiamo poi confermato la gratuità dei bus turistici che vengono a Siena, speriamo di intercettare la ripartenza prima degli altri”.

“Viviamo in un clima di assoluta incertezza – ha proseguito l’assessore al turismo Alberto Tirelli – ad esempio viene permessa la riapertura dei musei ma è priva di senso. Aprirli soltanto nei giorni feriali comporta solo spese, ci si può muovere soltanto nella regione, sono aperti solo nei giorni feriali e sono sospese le gite scolastiche. Venerdì scorso non sapevamo se i ristoranti potessero aprire o meno ti sabato e domenica a pranzo. Capite bene che anche solo l’approvvigionamento è poco programmabile”

Il 2020 – aggiunge – ha avuto un bilancio tragico. Con i mesi a cui facevo riferimento, cioè giugno, luglio e agosto sia per le attività ristorative che ricettive che sono rimaste aperte abbiamo perlomeno contribuito affinché non sia stato un anno disastroso. Faccio l’esempio del wedding, settore a cui teniamo molto: ci sono stati molti meno matrimoni e con meno persone per le misure restrittive. Dietro a matrimonio si cela una filiera di soggetti interessati e lo dico per tutto il territorio senese, non solo per la città”

“Il lavoro va avanti – ha concluso Tirelli – ci stiamo preparando alla possibile riapertura delle frontiere nazionali e regionali, mettiamo in ponte una serie di progetti, per essere pronti in primavera per accogliere un tipo di turismo all’aria aperta, che valorizza le vie religiose come Francigena e Lauretana. Il progetto Strade di Siena va inserito in questo contesto. La ripresa? Ci sarà solo con la riapertura delle frontiere. La presenza di visitatori nel nostro territorio nel 2020 è stata principalmente da caratterizzata da turisti regionali o da turisti delle regioni vicine. Le istanze delle associazioni di categoria in questo momento sono fondamentalmente legate alla preoccupazione della riapertura: spesso tanti preferiscono chiudere o non riaprire“.

La puntata di “Un Caffè in Comune” con Alberto Tirelli, assessore al turismo del Comune di Siena.

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