Covid, la rabbia dei senesi. Una lettrice racconta: “Tempi lunghissimi e appuntamenti saltati. Così non è possibile andare avanti”

Sembra un girone dantesco e insieme ai contagi, cresce anche la rabbia dei cittadini che si sono ritrovari a fare i conti con il sistema di tracciamento e di monitoraggio. Tanta la frustrazione, cresce anche la paura di chi, positivo al Covid, si sente abbandonato dalle istituzioni. “Per fortuna non stiamo male, ma penso alle persone anziane o a chi non ha molta dimestichezza con la tecnologia: completamente abbandonati” racconta una nostra lettrice, attualmente positiva al Covid e in isolamento domiciliare.

“Io e il mio compagno siamo in casa positivi dal 23 dicembre. Per cercare di velocizzare i tempi, ho fatto il tampone a pagamento, anche perché i tempi altrimenti sarebbero stati lunghissimi. Personalmente, credo di essere stata una delle ultime privilegiate ad essere stata contattata dalla Usl in tempi abbastanza celeri, in quanto la chiamata è arrivata quattro giorni dopo”.

Da quel momento, iniziano i problemi:

“Hanno mandato il certificato di isolamento al mio compagno, ma a me continuava a non arrivare e creava un problema per poter fare il tampone dopo 10 giorni. Ho smosso mari e monti, alla fine sono riuscita ad averlo. In tutto questo, nessuna chiamata dall’Usca. Decido di chiamare io e dopo infinite ore passate al telefono nel tentativo di parlare con qualcuno, mi rispondono. Ho precisato che stavamo bene, ma essendo passati già quattro giorni ci eravamo curati da soli. Ho chiesto informazioni per fare il tampone dopo 10 giorni e loro mi hanno detto di aver aperto la pratica e che il 2 gennaio avrei avuto il tampone di controllo, con un messaggio di conferma che mi sarebbe arrivato il giorno prima”.

“Il 1 gennaio, ancora non mi era arrivato nessun messaggio. Mi attaco al telefono e dopo un’ora riesco a parlare di nuovo con l’Usca che mi informa di non avere posti disponibili per il tampone. Ovviamente la rabbia è stata tanta: capisco che queste persone lavorano in condizioni veramente difficili e che subiscono loro la rabbia e le lamentele dei cittadini, ma così è veramente impossibile. So che da più giorni non vedono un responsabile. Per fortuna avevo ancora la ricetta del medico: per grazia divina, il portale della Regione Toscana funzionava (evento più unico che raro) e riesco a prenotare un tampone per il 3 gennaio… A Grosseto! Poi ci sarà da aspettare il risultato che non sappiamo quando arriverà”.

Un’eterna incognita che crea angoscia. Ammalarsi di Covid, oggi, crea ancora più disagi e non solo per i sintomi dovuti alla malattia.

“Spero di essere negativa, ma non si sa quanto passerà per avere il certificato di guarigione dalla Asl per poter uscire di casa e tornare a lavoro”.

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