E’ incominciata stamattina la campagna di vaccinazione per gli ultraottantenni
Quella di oggi è una giornata fondamentale per la lotta alla pandemia nella nostra regione, un vero e proprio Vaccine Day. Infatti da stamattina, in tutta la Toscana, è partita la campagna di vaccinazione diretta alle persone ultraottantenni somministrata dai medici di base. L’assessore regionale alla sanità Simone Bezzini si trovava a Siena al centro medico “L’Arca”, in compagnia del Segretario Provinciale Fimmg Luciano Valdambrini, del dottor Fabio Zacchei e di Maurizio Pozzi, Presidente di Coop Medici 2000.
“Stiamo testando il coinvolgimento i dottori di medicina generale – afferma l’assessore – che io ovviamente ringrazio per la collaborazione che stanno mostrando a questa sfida. L’idea è provare a dare il miglior servizio possibile agli anziani e affiancare il lavoro che le aziende stanno facendo ormai dal 27 dicembre, per avere più canali per la vaccinazione. Questo consente due obiettivi: il primo è cercare di diversificare l’offerta in base ai target, l’altro è cercare di massimizzare la capacità di vaccinazione. Le quantità di vaccini stanno crescendo, e tra marzo, aprile e maggio cresceranno ancora di più”.
Si tratta dunque di un’ottimizzazione dei tempi di somministrazione dei vaccini, grazie al contributo della medicina generale: “Bisogna fare squadra – afferma Bezzini – il lavoro straordinario delle nostre aziende sommato con quello di circa 2700 medici di medicina generale. In questo possono essere realizzate diverse decine di migliaia di vaccini. Agli anziani vogliamo dare un rapporto di prossimità e di semplicità con il proprio medico e per farlo bisogna consentirgli di avere a che fare con il loro medico di famiglia. Il principio quindi è aumentare la capacità di fare vaccini dando un servizio dedicato soprattutto alle fasce più anziane, quindi congruo alle esigenze di un ottantenne o un novantenne.
“Fare squadra è la parola d’ordine che ci ha ispirato – afferma Valdimbrani – possiamo raggiungere grandi risultati, l’unica è incognita la disponibilità dei vaccini, ma la medicina generale può fare la sua parte per raggiungere quei pazienti che hanno più difficoltà a raggiungere i punti di accesso disponibili. Gli anziani sono molto disponibili a fare il vaccino, sono i giovani quelli che di fanno un po’ di problemi, perché hanno più facilmente accesso alle fake news”.
La priorità è quella di consentire ai pazienti over 80 di accedere alle prenotazione senza troppe complicazioni burocratiche: “Dalla prossima settimana sarà attivo un meccanismo – spiega Bezzini – che consentirà al medico, sulla base del criterio di anzianità, di prenotare il paziente. E’ questa la grande novità rispetto agli under cinquantacinque. In quarantacinque giorni la medicina generale ha fatto più di un milioni di vaccini antinfluenzali, questo è un po’ più difficile, perché c’è il richiamo, quindi dovremo mantenerci un po’ più bassi ma credo che potremo fare molto bene. La macchina si sta piano piano mettendo in moto”.
Molto soddisfatto del coinvolgimento della medicina generale anche il Presidente di Coop Medici 2000 Maurizio Pozzi: “La regione Toscana è la prima che ha deciso di usare i medici di medicina generale, l’obiettivo è vaccinare una grossa fetta di popolazione italiana, ma solo allestendo una massa di punti vaccinali sarà possibile raggiungere questo obiettivo. Possiamo solo guardare positivamente la notizia dell’avvio della vaccinazione presso gli ambulatori di famiglia. Ovviamente marceremo con un po’ di gradualità”.
Molto emozionato il medico di medicina generale Fabio Zecchini: “Un grosso fallimento legato al Covid – afferma il dottor Zecchini – è che l’abbiamo combattuta con strumenti medievali e senza fare il corretto uso del territorio. Per fortuna nella nostra regione le strutture territoriali sono state mantenute in qualche modo, ma nelle altre regioni, come la Lomabrdia, sono state distrutte, e questo è uno dei motivi del dilagare della pandemia. Non sarà difficile gestire questa macchina organizzativa, siamo attrezzati e quindi siamo tranquilli”.
Il primo paziente a cui è stato somministrato il vaccino è stato Mauro Aurigi, 82 anni, contradaiolo dell’Onda.
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