Lo annuncia il sindaco di Castelnuovo Nepi. “I tamponi – aggiunge – effettuati nella giornata di sabato 7, rispetto alle classi messi in quarantana nella giornata di venerdì, i risultati sono tutti negativi”

Altra applicazione dei protocolli anti Covid nel Comune di Castelnuovo Berardenga. Dopo l’episodio all’istituto Papini di venerdì scorso, il sindaco Fabrizio Nepi annuncia oggi che “presso la scuola primaria di Pianella un insegnante è risultato positivo e di conseguenza, la Asl ha deciso di collocare in isolamento domiciliare 3 classi, per un numero complessivo di 37 bambini e 4 insegnati”.

“Visto l’esiguo numero di insegnati a disposizione – aggiunge il sindaco – delle scuola nel plesso di Pianella, fra positivi e contatti stretti, la Dirigenza Scolastica ci comunica che domani non potrà essere garantito il regolare svolgimento delle lezioni in presenza e verrà attivata la didattica digitale integrata e sarà prevista solamente un’accoglienza d’emergenza. Nella giornata di domani saranno assunti gli opportuni provvedimenti di concerto con la Dirigenza scolastica.”.

“Per quanto riguarda i plessi scolastici del capoluogo (il sopracitato istituto Papini, ndr) – aggiunge Nepi -, i tamponi effettuati nella giornata di sabato 7, rispetto alle classi messi in quarantana nella giornata di venerdì e rispetto alle informazione per le vie brevi che ci sono giunte i risultati sono tutti negativi. Bene così”.

“I tracciamenti – specifica Nepi – sono sotto la diretta gestione di Asl, le persone che, secondo i protocolli, sono state giudicate dalla Asl “contatti stretti” del soggetto positivo al tampone sono state o stanno per essere contattate, chi non è stato interpellato, non deve fare nulla. I numeri sono diversi rispetto a quelli della prima fase tenendo conto del numero dei tamponi processati e fortunatamente la stragrande maggioranza è asintomatica o con pochi sintomi ad oggi si registra un solo ricovero ospedaliero. Ma questi numeri crescono rapidamente e possono creare nei prossimi giorni gravi sofferenze ai nostri presidi ospedalieri e andare a colpire le fasce più deboli della nostra popolazione sottoponendoli a rischi importanti. Facciamo ognuno di noi la nostra parte”.

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