Il sindaco del paese amiatino ha parlato della situazione Covid e dei tanti progetti che l’amministrazione ha in cantiere: dal teleriscaldamento al turismo sportivo

“La situazione è migliorata nelle ultime settimane, siamo scesi da 34 casi, che è stato il picco massimo, ai 17 di oggi. Quindi abbiamo dimezzato i positivi, ma ci sono ancora preoccupazioni perchè abbiamo alcune persone in ospedale e questo ci fa tremare i polsi”.

Parla così Luigi Vagaggini sindaco di Piancastagnaio, ospite di Gazzetta di Siena nella puntata settimanale di “Primo Cittadino“.

Il paese amiatino è stato il primo comune ad entrare in zona rossa a metà marzo, quando ancora la provincia di Siena non lo era, a causa di un aumento repentino dei contagi, che aveva giustamente allarmato.

Per arginare il virus il sindaco Vagaggini ha scelto la strada dei tamponi salivari molecolari, facendo mille test in un mese: prima i ragazzi delle scuole, poi i lavoratori impiegati nel manifatturiero, commercio, servizi e uffici pubblici. Un campione eterogeneo e significativo di persone che vivono e lavorano nel paese. “Piancastagnaio è stato il primo comune in Italia ad aver fatto questo tipo di screening collettivo – sottolinea il sindaco -, grazie alla dottoressa Elisa Borghi e al team di ricerca dell’Università di Milano, che ci ha dato questa opportunità. Un tampone assolutamente attendibile, abbiamo una documentazione scientifica che dimostra come riconosca la malattia addirittura prima di quello laringofaringeo”.

Emergenza sanitaria a parte, che ha condizionato e rallentato l’attività dell’amministrazione, sono molti i progetti in cantiere.

“Abbiamo approvato il bilancio – ha detto ancora Vagaggini – e siamo certi di portare in fondo tutte le idee che abbiamo. Al di là dei lavori pubblici per rifare il look al nostro paese e renderlo esteticamente ancora più gradevole, la cosa più importante che contiamo di portare a compimento entro la fine della prossima estate è l‘accensione del teleriscaldamento, un intervento davvero importante, che consentirà ai cittadini di risparmiare fino al 50% dei costi del riscaldamento e la produzione di acqua calda. Senza considerare i notevoli vantaggi ambientali, evitando l’emissione di Co2. Per esempio, la Rocca sarà riscaldata, cosa impensabile con altri mezzi per un edificio storico di quella portata, e potremo usufruirne anche d’inverno”.

L’intervista completa A Luigi Vagaggini all’interno di “Primo Cittadino”.

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