La situazione a Chiusi del contagio da Covid. Bettollini: “Nonostante queste nuovi casi positivi i numeri nella nostra Città continuano a non essere particolarmente allarmanti”

Il sindaco di Chiusi Juri Bettollini ha fatto il punto della situazione sul contagio da Covid nella sua città. Risultano nuovi positivi “un uomo di 71 anni già in isolamento domiciliare in quanto familiare di un contagio degli scorsi giorni, una maestra del nostro Istituto Comprensivo Graziano da Chiusi di 39 anni che ha svolto le sue ultime lezioni il giorno 16/11, una signora di 53 anni già in isolamento domiciliare per contatto con altro caso positivo, una ragazza di 23 anni”.

“Inoltre – dice il sindaco di Chiusi -, la Usl e la Misericordia di Chiusi ci hanno informato di due casi positivi tra i ragazzi ospiti del CAS di Chiusi Scalo (centro accoglienza straordinaria), ovviamente sia per loro sia per tutti gli altri migranti presenti nel centro è scattata la misura di isolamento domiciliare. A tutte le persone attualmente positive va il nostro augurio di pronta guarigione e la nostra vicinanza”.

“Con il caso di positività della maestra – informa il sindaco – sono state emesse le prescrizioni di quarantena anche per le classi dove ha svolto lezione il suo ultimo giorno di lavoro, si tratta di due sezioni della scuola dell’infanzia del Bagnolo e di una classe della scuola Primaria di Chiusi Scalo. Ovviamente questo ha causato un notevole aumento del numero di concittadini in quarantena”.

“Nonostante queste nuovi casi positivi- continua – i numeri nella nostra Città continuano a non essere particolarmente allarmanti anche se sono monitorati con tanta attenzione e riflessione; questo però non deve in alcun modo farci abbassare la guardia vista la grande incidenza di nuovi casi non direttamente collegabili ad altri già noti”.

“Dobbiamo continuare – conclude – ad impegnarci tutti per salvaguardare la nostra salute e per vedere l’effetto delle norme restrittive introdotte dal governo: uso della mascherina, distanziamento, igiene delle mani e riduzione al massimo degli spostamenti e dei contatti sono le nostre uniche armi contro la diffusione del virus”.

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