Contagi arrivati a quota 42, i cittadini chiedono lo screening di massa

Non sono tempi facili per il paese di Chianciano Terme: i numeri, rispetto all’ultima settimana, si stanno facendo impietosi e la matematica, come si sa, è una scienza esatta e non un’opinione. Dallo scorso sabato 13 marzo la cittadina termale è stata caratterizzata da un notevole rialzo di contagi: da 16, infatti, i casi positivi sono diventati 42, e gli isolamenti domiciliari sono arrivati, oggi, addirittura a quota 85. Numeri comunque diversi rispetto a quelli con cui la vicina Chiusi entrò in zona rossa alle porte di febbraio: i contagi allora – anche riguardanti la variante brasiliana – avevano sfiorato le 90 unità.

La notizia buona, in tutto ciò, è che nei positivi chiancianesi non sono state rilevate varianti del virus. Il tracciamento, però, è risultato problematico fin da subito, e la situazione aveva destato preoccupazione anche nell’assessore comunale Damiano Rocchi, nel bollettino quotidiano pubblicato mercoledì 17: “Singolare ed un po’ preoccupante che nessuna di tali nuove positività è relativa a cittadini già in isolamento domiciliare“, aveva commentato. “Per quanto la casualità rivesta un ruolo importante nella diffusione del virus, è verosimile che in alcune situazioni quali i luoghi di lavoro o gestione di relazioni interpersonali, non siano state pertinentemente rispettate le direttive igienico-sanitarie. E questo riteniamo debba spingere tutti a fare una seria riflessione e cercare soprattutto di prestare maggiore attenzione”.

Se ieri, però, i numeri erano ancora al di sotto della media prevista per entrare in zona rossa (250 casi ogni 100mila abitanti), con l’aggiornamento odierno la situazione potrebbe cambiare. “Le nuove positività incrementano anche il parziale del numero di nuovi soggetti positivi nel corso dell’ultima settimana e di conseguenza ci inducono a dover mettere anche in conto, da parte di Regione Toscana, la puntuale verifica dell’entità del rapporto rispetto al numero di abitanti – sottolinea l’assessore Rocchi – al fine di correlarlo con quello fissato dalla direttiva. In accordo con l’Amministrazione Comunale ed in relazione anche ad altri aspetti, decideremo su eventuali restrizioni e riclassificazioni della zona di rischio“. I cittadini, vista la situazione, stanno chiedendo alle autorità la possibilità di effettuare uno screening di massa per contenere il contagio e scovare gli eventuali casi asintomatici.

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