Il play si è procurato una brutta distorsione nella vittoria contro la Mens Sana al Torneo Finetti

Una sconfitta per un solo punto contro Castelfiorentino, formazione di C Gold, dopo aver dominato a lungo la gara e la vittoria riportata contro la Mens Sana: questo il bilancio del Torneo Finetti per la Vismederi Costone. Il successo contro i biancoverdi di coach Binella ha dato senza dubbio galvanizzato la compagine allenata da David Fattorini che però non ha potuto esultare come avrebbe voluto a causa dell’infortunio occorso a Leonardo Ceccarelli che a 5’ dal termine, in un’azione di gioco si è procurato una brutta distorsione al ginocchio sinistro.

Nella giornata di ieri il play gialloverde si è sottoposto a risonanza magnetica che sembrerebbe escludere problemi gravi ai legamenti crociati, ma il trauma subìto è comunque serio e ci vorranno alcune settimane prima di rivedere il giocatore in campo. Una brutta tegola non c’è che dire per una Vismederi che è apparsa caparbia e tenace al punto giusto, con alcuni giocatori che devono ancora trovare la forma migliore, ma che nel complesso ha dimostrato di avere già assimilato il cambio di filosofia voluto dal nuovo tecnico che ha chiesto e ottenuto tanta grinta e determinazione.

Ne sa qualcosa il capitano della Vismederi Gigi Bruttini che nel momento topico dell’incontro, con la Mens Sana che stava recuperando nel punteggio dopo essere stata in ritardo anche di 18 lunghezze, è stato espulso per qualche parola di troppo rivolta agli arbitri.

“La gran voglia di fare bene nella stracittadina – ha ammesso Bruttini – ha reso l’incontro agonisticamente molto valido anche se si trattava solamente di precampionato. Voglio pubblicamente chiedere scusa all’arbitro Matteo Indrizzi, figlio d’arte, che stimo come persona anche fuori dal campo, e a Daniele Collet, per aver perso la pazienza e non essere stato capace di adeguarmi al loro metro di giudizio, non mancheranno anche le scuse personali non appena ci incontreremo”.

“Tengo comunque a precisare – prosegue Bruttini – che le mie proteste erano solamente attinenti al gioco e mai mi sarei permesso di offenderli a livello personale o in maniera plateale. Se vogliamo crescere,  nessuno di noi deve più permettersi queste ingenuità nell’arco di tutta la stagione, tanto meno io che sono il capitano e più vecchio della squadra”.

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