All’interrogazione urgente del consigliere Piazzesi ha risposto l’assessore Fazzi: “Il contributo non è stato dato a chi aveva debiti pregressi nei confronti del Comune”

In Consiglio comunale, Andrea Piazzesi (Gruppo misto) ha presentato un’interrogazione urgente relativa ai contributi non erogati dal Comune di Siena ai ristoratori che si trovano nelle zone periferiche della città.

Il consigliere ricordando all’Aula che “a fine 2020 l’Amministrazione aveva deciso di riconoscere ai ristoratori decentrati un contributo forfettario di 1200 euro come compensazione di alcune misure adottate a vantaggio di quelli che operano in centro”, ha evidenziato “che il suddetto contributo è stato in gran parte negato per irregolarità contributiva”.

Piazzesi ha fatto presente che la ristorazione è tra i settori maggiormente colpiti dagli effetti della pandemia da più di un anno e che “i mancati guadagni hanno contribuito in maniera determinante all’impossibilità, per molti di loro, a far fronte a parte dei loro impegni pregressi, ma che il senso civico e la giustizia sociale impongono a questa amministrazione di venire incontro anche a chi non è in regola con il pagamento delle tasse comunali”. Per questi motivi ha chiesto al sindaco “se intende adoperarsi per rivedere la rigidità manifestata dal Comune nei confronti dei ristoratori esclusi e riammettere tutti i potenziali beneficiari”.

L’assessore al Bilancio Luciano Fazzi nell’esternare il suo dispiacimento “nell’avvertire toni di amarezza nei riguardi dell’Amministrazione dopo che la stessa si è prodigata in ogni modo per venire incontro alle esigenze del mondo della ristorazione”, ha precisato che “alcuni ristoratori, potenziali beneficiari del contributo, non lo hanno ricevuto perché non poteva essere erogato a chi avesse già situazioni debitorie pregresse (ante 2020) nei confronti del Comune“.

Evidenziando che “l‘Ente avendo un dovere di assistenza e aiuto nei riguardi di tutti i suoi cittadini, ha dovuto spendersi per far fronte a innumerevoli difficoltà legate a questo periodo, e di certo non poteva elargire somme, anche se esigue, a chi non rientrava nei parametri richiesti. I soggetti coinvolti non solo hanno dichiarato il falso nella domanda di partecipazione al bando, ma sono stati invitati dall’ufficio competente, dopo gli accertamenti, a regolarizzare le loro posizioni. In alcuni casi si parla di somme superiori ai 20mila euro, altri risultano, invece, completamente sconosciuti all’anagrafe tributaria del Comune. Nel caso in cui regolarizzassero la situazione debitoria secondo quanto previsto dai Regolamenti comunali potrebbero accedere al contributo.

Piazzesi nel dichiararsi “insoddisfatto per la risposta ricevuta”, ha chiesto “se questi controlli tributari sono stati effettuati anche per gli esercizi del centro che hanno ricevuto le agevolazioni”, ed ha ribadito “la necessità, vista la criticità economica, di aiutare anche coloro che sono stati esclusi dal contributo“.

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