La speranza è di riuscire a ricostruire pezzi di storia del territorio precedenti all’epoca etrusca

A San Casciano dei Bagni gli scavi archeologici sovvenzionati dal comune, in concessione dal ministero della Cultura, ormai da diversi mesi stanno riportando alla luce la grande vasca di un complesso termale legato ad un santuario etrusco diventato in seguito romano. Questi ritrovamenti di grande valore, come il putto in bronzo scoperto ad inizio dell’agosto di quest’anno, stanno riscrivendo la storia di un intero territorio, oltre ad aprire numerose opportunità per il turismo.

Il primo ritrovamento era avvenuto nell’estate del 2020, con la scoperta dell’altare dedicato ad Apollo. Le successive campagne hanno riportato alla luce i particolari della monumentale vasca a forma allungata dove i fedeli venivano a bagnarsi nell’acqua rigenerante o per affidare offerte agli dei. Si tratta però di un progetto fortemente voluto dall’amministrazione comunale e portato avanti anno dopo anno con tanto lavoro e dedizione. Il primo passo fu fatto nel 2007, quando il Comune autorizzò lo scavo condotto dalla Soprintendenza che riportò alla luce i resti della necropoli di Balena, non lontana dai luoghi in cui avvengono gli scavi odierni. Nel 2018 invece era stata finanziata l’esplorazione dell’area del Bagno Grande, alle spalle delle terme cinquecentesche ancora oggi in funzione.

Negli ultimi tempi si fa sempre più strada l’ipotesi questo fosse un santuario davvero importante, fulcro delle antiche Aquae Clusinae, le fonti di Chiusi, un luogo di frontiera meta di una frequentazione internazionale almeno fino al regno di Marco Aurelio, e dunque ai primi due secoli dell’Impero, rimasto poi in funzione fino al V secolo d.C., quando venne abbandonato, forse in seguito ad un terremoto. Gli ultimissimi ritrovamenti, infatti, dimostrano che le radici della fama di questa sorgente alla pendici della montagna di Cetona, partivano da lontano, anzi da lontanissimo. A questo punto, la speranza è quella di riuscire a ricostruire la storia precedente, arrivando addirittura a risalire ad epoche più antiche di quella etrusca.

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