A chiederlo è una mozione, che vede come prima firmataria Lucia de Robertis (Pd), che è stata approvata con voto favorevole a maggioranza in Consiglio regionale.

Riaprire l’attività di somministrazione di alimenti e bevande da parte dei circoli sociali e ricreativi e individuare misure a sostegno della loro attività. A chiederlo è una mozione, che vede come prima firmataria Lucia de Robertis (Pd), che è stata approvata con voto favorevole a maggioranza in Consiglio regionale.

Come ha spiegato De Robertis illustrando l’atto all’aula, l’obiettivo è salvaguardare la sopravvivenza “di realtà che svolgono un’importante ruolo di socialità nelle comunità locali”. La mozione prevede che la commissione Sanità e Politiche sociali ascolti i soggetti del terzo settore e valuti con la Giunta eventuali iniziative in loro favore; in seconda battuta, che si effettui una ricognizione delle difficoltà della rete dei circoli ricreativi e sociali della Toscana, per valutare l’utilizzo di risorse del Consiglio disponibili per interventi in loro sostegno. Impegna inoltre la Giunta “ad attivarsi presso il Governo affinché venga consentita la somministrazione di alimenti e bevande agli associati da parte dei circoli ricreativi e sociali, in analogia con quanto previsto per i locali pubblici” quando si è in zona gialla, e a valutare iniziative “per consentire la sopravvivenza della rete dei circoli ricreativi e culturali nel territorio regionale” soprattutto nei territori marginali e meno popolati.

Alessandro Capecchi (FdI), pur riconoscendo il ruolo dei circoli, ha espresso riserve sulla riapertura della somministrazione “perché in questo momento di emergenza bisogna limitare la concorrenza nei confronti di coloro che fanno fatica a portare a casa la pagnotta per la famiglia” e per il fatto che “essendo i circoli frequentati soprattutto da anziani, si possa aumentare il rischio di contagio”.

Enrico Sostegni (Pd) ha precisato che “non si chiede certo di aprire quando c’è alta possibilità di contagio, ma solo che quando si permette la somministrazione di alimenti e bevande agli altri esercizi lo si permetta anche ai circoli”. “Arci e Acli – ha aggiunto – richiedono aiuto per garantire la sopravvivenza post-epidemia di luoghi così importanti per la socialità”.

Marco Stella (Fi) ha espresso la disponibilità a votare la mozione solo se si fosse introdotto un emendamento che chiedeva di far rimanere aperti bar e ristoranti anche la sera; emendamento che è stato rifiutato dai firmatari.

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