Per le abitazioni principali classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9 è pari allo 0,6 per cento; per i fabbricati rurali ad uso strumentale l’aliquota è pari allo 0,1 per centro

L’assemblea consiliare ha confermato per il 2021 le aliquote Imu approvate lo scorso anno.
“L’aliquota base Imu – ha spiegato l’assessore al Bilancio Luciano Fazzi – per le abitazioni principali classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9 e relative pertinenze, è pari allo 0,6 per cento; per i fabbricati rurali ad uso strumentale e per quelli costruiti e destinati dall’impresa costruttrice alla vendita, l’aliquota è pari allo 0,1 per centro.

Per gli immobili ad uso produttivo classificati D – ha proseguito l’assessore – e le abitazioni locate con contratto di tipo concordato l’aliquota è 1,06 per cento. In quest’ultimo caso, i soggetti interessati dovranno presentare entro il prossimo 31 dicembre apposita comunicazione, in base alle indicazioni fornite dall’Amministrazione, sia per i contratti stipulati dal 1° gennaio 2021, sia per quelli oggetto di proroga nel corso dell’anno corrente o comunque interessati anche dalla presente annualità. Nei casi di omessa o tardiva presentazione verrà applicata una sanzione amministrativa di 51 euro. Gli immobili, invece, che non rientrano nelle suddette categorie, incluse le aree fabbricabili, hanno l’aliquota pari al 1,12 per cento. Confermata, inoltre, la detrazione di 200 euro da applicare, fino a concorrenza del suo ammontare, per l’abitazione principale (A/1, A/8 e A/9) e relative pertinenze, che interessa anche agli alloggi assegnati da istituti autonomi per le case popolari (IACP) o dagli enti di edilizia residenziale pubblica”.

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