Il consigliere di Forza Italia: “Con Siena Jazz bisognava fare un altro percorso”

Il consigliere di Forza Italia Massimo Castellani si è dimesso da presidente della Commissione cultura del Comune di Siena: “Il problema essenziale che purtroppo si è verificato – spiega il consigliere -, non solo in occasione dei temi della commissione cultura, ma anche in altri temi trattati dalla giunta e dal sindaco il coinvolgimento del consiglio comunale in tutta una serie di attività che non possono prescindere dall’attività che viene svolta in consiglio comunale. Quindi, in particolare nell’attività del Siena Jazz che è uno degli enti di formazione fondamentali della nostra comunità, è stato redatto uno statuto senza prendere assolutamente in considerazione l’attività del consiglio comunale. Ritengo che invece si sarebbe dovuto fare un percorso come era stato quello della Fondazione Santa Maria della Scala, quando era stata nominata una commissione specifica che elaborato in quindici sedute lo statuto, che si può dire sia frutto di tutte le parti consiliari”.

“Anche le nomine, come ho avuto modo di dire in consiglio, sono state fatte su dei profili di persone che ritengo non abbiano le capacità necessarie per svolgere questo tipo di ruolo – spiega Castellani -. Naturalmente, nell’interesse del Siena Jazz, auguro a loro di fare il meglio possibile. Ma il problema è che anche nelle nomine si sarebbe potuto scegliere dei curricula, che erano stati presentati, con qualità di base più adatte al consiglio d’amministrazione del Siena Jazz”.

Castellani si è mosso in modo indipendente rispetto a Forza Italia, suo partito di appartenenza: “La decisione è mia ed autonoma, naturalmente ho informato in precedenza gli organi del partito – prosegue Castellani -. È una critica di metodo, perché è il ‘come’ vengono prese le decisioni che riguardano la comunità; è una critica di merito su alcuni aspetti della vicenda. Ma è più una critica di metodo, perché è anche vero che il sindaco ha la sua autonomia nel fare le nomine e quindi è lui in primis il responsabile. Ma, contemporaneamente, per tutto ciò che riguarda la formazione e la cultura a Siena è necessario che ci sia un percorso di coinvolgimento degli organi consiliari, perché sono gli organi consiliari deputati a questo”.

Eleonora Rosi
Sono una giovane studentessa della facoltà magistrale di Lettere, maremmana di nascita, ho lasciato l'Argentario da quattro anni per vivere e studiare a Siena. Mi interesso di politica, ambiente e attualità, con il proposito di capire e raccontare la cronaca di un territorio tanto antico e ricco di storia quanto vivo e vitale come quello senese.

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